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Da Adinolfi alla Binetti alla Roccella la crociata degli ultrà invade i social

L'ex deputato Pd cita Hitler. Chaoqui: «Fabo è un vigliacco»

Da Adinolfi alla Binetti alla Roccella la crociata degli ultrà invade i social

Roma Il sonno della ragione genera mostri.

O forse è il dolore. O forse la sensibilità estrema. O forse l'eccitazione della fede.

Ultime ore prima dell'eutanasia di Dj Fabo. Il web notturno è una trappola. La deputata udc Binetti, twitta il saluto un po' sgangherato al ragazzo, ma la si può comprendere. «Fabo non rinunciare a vivere! A suo tempo... Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. No all'eutanasia e no all'accanimento terapeutico». Sono all'incirca le nove di sera, la vita continua. Cinguetta la Binetti, pochi istanti dopo: «Forza Roma: mostra all'Inter cosa puoi fare ora che sei sicura di avere uno Stadio tutto tuo!...». Novanta minuti dopo: «La vittoria della Roma sull'Inter vale per tre e per tre motivi...». Potenza della fede.

Un popolarissimo collega del dj Fabo, tal Aniceto, nel frattempo posta il suo doloroso pensiero. «Sono stato malissimo...». Commovente vicinanza di spirito. O forse no: «Una persona finché ha un barlume di vita, merita di vivere e in qualunque modo e condizione...». E ancora: «Non si meritava la morte...». Serpeggiano dubbi, la lucidità perde colpi: ma non è stato il povero Fabiano a scegliere per sé? Aniceto è inebetito dal dolore: «Mi dispiace dirlo ma Marco Cappato non è Gesù Cristo. Non ci si può arrogare il diritto di portare a morire una persona». Dunque c'è un mandante e un killer.

Ne ha ingombrante coscienza Mario Adinolfi, a suo tempo fondatore d'un quotidiano irto d'uncini: la Croce. Oggi twitta: «È una mattanza nazista». Adinolfi muove contro la Svizzera e gli stati «filo». Passi felpati. «Volete il sistema svizzero, che sopprime un disabile a listino prezzi?... Hitler almeno i disabili li eliminava gratis...». Travolto dall'onda emotiva? No, dietro c'è uno studio (per fortuna bannato da Facebook dopo l'invio). «Tra il 1939 e il 1941 - scriveva Adinolfi - l'Ente Pubblico per la Salute del Terzo Reich disinfettò (uccise) 70.273 malati gravi (disabili fisici e psichici), al ritmo di 23mila l'anno. La legge sull'eutanasia in Olanda e Belgio ha prodotto circa 15mila morti nel 2016, su una popolazione inferiore della metà rispetto a quella della Germania nazista... Se passano leggi sull'eutanasia, puoi stare sotto Hitler o la finta democrazia, scelta non c'è... chi non produce va eliminato». Anche Francesca Chaoqui va all'affondo su Facebook: «Io sto con quelli che lottano, e dj Fabo è un vigliacco non un eroe».

In un dibattito di peso come questo, non manca Eugenia Roccella, radicale «convertita», oggi ossessionata dal pensiero dell'eutanasia. «La morte di un figlio è un dolore meno atroce della tetraplegia? La depressione profonda è meno grave della cecità?», si chiede come a un mercato del dolore.

E l'angoscia si taglia a fette, un tanto il chilo.

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