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Agnese difende la riforma all'assemblea sindacale: i colleghi la lasciano sola

La moglie del premier si batte per difendere la riforma della scuola. Ma nemmeno i suoi colleghi la ascoltano

Agnese difende la riforma all'assemblea sindacale: i colleghi la lasciano sola

Nemmeno Agnese Landini riesce a difendere la riforma della scuola. Forse perché, come lamenta Matteo Renzi negli ultimi giorni, non è in grando di spiegarla bene, proprio come è capitato al marito e ai ministri competenti. O forse perché, aldilà di Renzi e consorte, gli italiani bocciano senza diritto di appello.

Come racconta Repubblica, nell'istituto dove lavora Agnese Landini gli Unicobas sono il primo sindacato. Quando si è scioperato si è registrato l'80% delle adesioni. Durante l'assemblea del sindacato, però, la moglie del premier ha preso la parola per sostenere le scelte del governo. Ma dai colleghi non ha ricevuto altro che critiche. "All'inizio non sembrava così male - dice Elisabetta Vatteroni, docente di inglese, iscritta al Gilda - sono però sobbalzata sui finanziamenti alla scuola privata, perché quella pubblica deve venire prima di tutto". "Ci sono cose positive - fa eco Gabriella Torano, insegnante di italiano e latino - ma sulla valutazione degli insegnanti non ci siamo". Non c'è un solo docente dispoto a dare man forte a Agnese Landini. "Non siamo al tornio, dove puoi misurare i pezzi e vedere se sono fatti bene - tuona un altro professore - c'è il rischio che si vada per simpatie". Per Franco Banchi, insegnante di storia e filosofia, "la scuola non è un ministero.

E Renzi può pagarla cara alle regionali".

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