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Agricoltori infuriati per i tagli: "Serve strategia"

Il leader di Confagricoltura: «I dazi dimostreranno che il made in Italy agricolo è un bluff»

Agricoltori infuriati per i tagli: "Serve strategia"

Roma - «Negli ultimi 40 anni non c'è stato un ministro in grado di programmare: dobbiamo uscire dalla logica delle emergenze e programmare il futuro dell'agricoltura italiana». Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, nell'assemblea della confederazione svoltasi ieri a Bruxelles per sottolineare l'importanza del coordinamento Ue delle politiche agricole, ha attaccato a testa bassa. «Al nuovo governo chiediamo di scegliere una strategia per lo sviluppo dell'agricoltura perché mentre i ministri passano abbiamo il prezzo del grano fermo da anni al minimo storico», ha aggiunto rimarcando che «i dazi dimostreranno che il made in Italy agricolo è un bluff, perché non è competitivo: il maggior costo di importazione di beni primari sarà scaricato sull'agricoltura e saremo sconfitti dal mercato». Ecco perché, secondo il presidente di Confagricoltura, «serve un programma di sviluppo per cerealicoltura e colture industriali, è inutile prendersela con l'import di materie prime dal quale siamo sempre più dipendenti».

Giansanti ha anche ricordato che «è stata di fatto prospettata una riduzione dei fondi destinati all'agricoltura italiana di poco inferiore ai 3 miliardi di euro a prezzi correnti per la programmazione 2021-2027». Inoltre si è espresso a favore della reintroduzione dei voucher perché «in Italia il settore agricolo impiega un milione di dipendenti di cui il 30% stranieri in quanto non ci sono più gli strumenti di flessibilità richiesti dai giovani italiani». La preoccupazione è stata colta dal presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, il quale ha auspicato che l'introduzione della web tax a livello europeo possa «far crescere l'economia reale e compensare i tagli alla politica agricola». Anche per il numero uno del Parlamento Ue la reintroduzione dei voucher è imprescindibile.

«Il mio obiettivo è che i voucher in agricoltura vengano approvati il più velocemente possibile», ha replicato il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, che ha partecipato all'evento di Bruxelles. «Sulla questione - ha precisato - all'interno del governo non c'è nessuna rottura ci siamo chiariti con Di Maio, c'è stata una grande apertura sui voucher in agricoltura». Il ministro ha anche ribadito la sua opposizione ai tagli sul futuro bilancio agricolo europeo e si è dichiarato «contrario al capping», il tetto agli aiuti Ue per le aziende agricole che la Commissione europea vorrebbe fissare a un massimo di 60mila euro.

«Dobbiamo dimostrare, anche all'estero, cos'è davvero il sistema Italia: difendiamo le nostre eccellenze», ha concluso.

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