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Ai compagni piacciono gli abbracci solo tra loro

La sinistra si indigna ma la storia comunista è piena di baci tra capi. Con tanto di simbologia

Ai compagni piacciono gli abbracci solo tra loro

Giuliano Pisapia che abbraccia Maria Elena Boschi a certa sinistra non è andato proprio giù. Magari è solo che un po' rosica l'abbraccio alla bella signora, mica tutti possono... Ma, chissà, potrebbe anche esserci qualche retaggio, si spera inconscio, di simbologia politica post sovietica. Gli abbracci nel mondo comunista d'antan erano roba importante e tutta politica. L'usanza russa dell'abbraccio col bacio era diventata a partire dai primi del Novecento un simbolo tangibile dell'ortodossia al partito.

Un bel bacio con il baffuto Stalin? Garanzia di essere un eroe nazionale. C'è lì la foto, del 1937, dell'esploratore polare Ivan T. Spirin di ritorno dai ghiacci artici a provarlo. Spirin aveva creato, assieme ai suoi uomini, la prima base polare nei ghiacci artici a 13 miglia dal polo Nord. Un bacio del Piccolo padre certificò l'eroismo della missione proletaria.

Ma è solo uno dei primi esempi. E la cosa non va nemmeno presa troppo sul ridere. Durante la Guerra fredda i «cremlinologi» dei Paesi occidentali studiavano con attenzione la sequenza dei baci e abbracci degli incontri internazionali dei leader comunisti. Se qualcuno non veniva baciato e sbaciucchiato potevano iniziare per lui tempi duri. Un esempio: sino al 1960 ogni incontro tra leader comunisti della Cina e dell'Urss fu caratterizzato da largo uso di baci e abbracci. Dopo no. Nemmeno quando nel 1989 i rapporti si normalizzarono. Secondo alcuni studiosi la cosa venne messa persino nero su bianco nei protocolli ufficiali: «Stretta di mano, ma non abbraccio».

Vi sembra follia? Bene pensate al recente incontro tra Raul Castro e il presidente Barack Obama. Obama si è avvicinato con quella che, all'apparenza, era l'intenzione di abbracciare Castro. Niente da fare Castro lo ha fermato. Per un leader comunista l'abbraccio è una cosa diversa dal mettere fine a un embargo. È un segno di appartenenza politica comune. Del resto a colpi di abbracci era possibile delineare in maniera chiara e da subito i livelli di alleanza.

Qualche altro esempio? Kruscev e Tito? Stretta di mano (Tito era il dissidente del blocco sovietico). Tito e Fidel Castro? Abbraccio. Tito e Che Guevara? Stretta di mano (mica che Castro si offenda). Castro e Kruscev? Abbraccio, se uno accetta di mettere i tuoi missili a casa sua lo abbracci anche se abbraccia Tito. Meno chiara la situazione ad esempio con il leader palestinese Yasser Arafat. Celebri baci e abbracci con Tito ma nel mondo arabo i baci e abbracci sono un convenevole molto più alla buona. Cerimoniale comunista o beduino in quel caso? Mistero.

E sull'abbraccio e sul bacio bisognava farsi forza. Chissà se Breznev ed Erik Honecker sono stati felici di darsi quel bacio (bersaglio della satira universale e anche di un celebre murales) nel 1979? Beh, forse per Honecker era peggio baciare Gorbaciov nel 1986, quando iniziava ad essere chiaro che i russi lo avrebbero abbandonato al suo destino... Quindi Pisapia è avvisato, in quest'ottica può baciare e abbracciare solo la Camusso. Ogni altro abbraccio è cedere alla politica delle destre..

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