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Alfano abbraccia gli immigrati e attacca gli italiani indifesi: "C'è chi spera nell'incidente"

Il ministro dell'Interno contro i governatori del Nord: "Nessuna Regione può sottrarsi all'accoglienza". Poi accusa chi si ribella: "Soffiano sul fuoco..."

Alfano abbraccia gli immigrati e attacca gli italiani indifesi: "C'è chi spera nell'incidente"

"Se le regioni del Nord avessero collaborato, alcuni disguidi ce li saremmo risparmiati... E se alcune frange non avessero alimentato la tensione, alcune immagini televisive non sarebbero esistite". L'allarme immigrazione e l'emergenza sicurezza sono le prime preoccupazioni di tutti gli italiani, ma anche gli ultimi problemi nell'agenda del ministro degli Interni Angelino Alfano. Che, in una intervista alla Stampa, torna ad abbracciare gli extracomunitari e, al tempo stesso, ad attaccare i cittadini rimasti soli: "C'è chi soffia sul fuoco sperando nell'incidente. E la mancata collaborazione con alcune regioni esaspera il clima rendendo complicate situazioni gestibili".

In cima ai pensieri di Alfano non ci sono certo le emergenze che tolgono il sonno a milioni di italiani. I continui arrivi sulle coste, i centro di accoglienza al collasso, lo smistamento dei profughi e, non ultima, l'emergenza sicurezza. Nel fine settimana sono state violentate in pieno giorno due ragazzine, una su un treno regionale per Pisa, l'altra in un parco nel centro di Reggio Emilia. In entrambi i casi gli stupratori sono due immigrati. Eppure, dopo giorni di silenzio, il titolare del Viminale concede una lunga intervista alla Stampa per lodare la manovra sulle tasse anncunciata da Matteo Renzi: "Contribuisce al completamento del programma di centrodestra. Il taglio delle tasse va ad aggiungersi all’ eliminazione dell’ articolo 18, alla responsabilità civile dei magistrati, al taglio di sei miliardi dell’ Irap, al sostegno alla natalità e agli investimenti sulla sicurezza. Avevamo chiesto e fortemente voluto un intervento sulla tassazione della prima casa. E lo vogliamo anche sull’Imu agricola". Una lode sperticata al premier per imbonire gli italiani infuriati e fargli credere che il governo Renzi è di centrodestra. "Siamo noi che ci stiamo avvicinando agli obiettivi della sinistra o ciò a cui stiamo assistendo è la realizzazione del nostro storico programma? - si chiede Alfano - la manovra fiscale è solo la prosecuzione della visione del precedente governo a cui ho partecipato. E faccio una proposta: perchè Forza Italia e tutti i segmenti dell’ ex Pdl non votano con noi?".

In tema di immigrazione e sicurezza, di certo, Renzi e Alfano sono quanto di più lontano ci sia dalla cultura di centrodestra. Non solo nelle soluzioni prese. I due non li avvertono nemmeno come un problema. Lo dimostra il fatto che nell'intervista alla Stampa Alfano concede poche battute dopo aver pontificato sul taglio delle tasse e aver ciancionato sul Rosario Crocetta e l'affaire Sicilia. E, quando si mette a parlare di immigrazione, lo fa solo per attaccare i governatori di centrodestra.

"Le regioni del Sud si fanno già carico degli sbarchi, soprattutto la Sicilia - tuona - nessuno può sottrarsi al principio dell'equa distribuzione".

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