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Alfano non sa più dove metterli: migranti in ex carceri e caserme

Un'estate da arrivi record. E il flusso non si arresta. Il Viminale: "Presto sbarcheranno altri 20mila immigrati"

Alfano non sa più dove metterli: migranti in ex carceri e caserme

Ogni mese è un nuovo record di arrivi, mentre sono già 340mila gli immigrati entrati in Europa tra gennaio e luglio, secondo i dati di Frontex. Nello stesso periodo dello scorso anno la cifra era di 123.500, mentre erano stati 280mila in tutto il 2014. Nel solo mese di luglio si è raggiunta quota 107mila. Secondo l’Unhcr da inizio anno 292mila hanno attraversato il Mediterraneo, di questi circa 108.000 sono giunti in Italia e oltre 181mila in Grecia. Un'ondata che non è destinata a sgonfiarsi. Tanto che ieri il Viminale ha fatto trapelare l'allarme: "Fino al 30 settembre prevediamo l'ingresso di altri 20mila nuovi profughi". Per far fronte all'emergenza il ministro dell'Interno Angelino Alfano sarebbe pronto ad aprire vecchie caserme, aree industriali in disuso ed ex penitenziari. La prima struttura a essere convertita in centro di prima accoglienza sarà proprio il carcere di Morcone, in provincia di Benevento.

Quella dalla Libia per l’Italia è la rotta più letale al mondo. In Italia gli sbarchi a luglio sono stati 20mila (dati Frontex). Lo scorso fine settimana, tra venerdì e domenica, sono stati soccorsi 5300 migranti in 27 diverse operazioni. Il numero complessivo per il 2015 si aggira sui 95mila: nove su dieci sono eritrei e nigeriani. E il sistema d'accoglienza è al collasso. Degli oltre 93mila profughi, ospitati in centri governativi e strutture temporanee regionali, ben 64.224 sono distribuiti nelle varie Regioni. La Sicilia ne accoglie il 16%, la Lombardia il 13%, il Lazio il 9%, la Campania l'8%, il Piemonte il 7%, il Veneto il 7%. E così via. "Dopo i 4mila profughi soccorsi in mare pochi giorni fa - spiega una fonte del Viminale a Repubblica - si pensava che il flusso avrebbe cominciato a rallentare, invece no. Aumentano le vittime e i trafficanti si fanno sempre più feroci, come se avessero fretta di liberarsi del grosso del 'carico' entro l'estate". Il vero problema è che continua ad aumentare il numero dei "migrati economici", vale a dire persone che non hanno alcun diritto all'asilo. "È da tempo che non accadeva - spiegano ancora dal ministero - probabilmente la chiusura della frontiera con la Spagna li ha spinti su una nuova rotta verso l'Italia. Ma i marocchini li rimandiamo tutti a casa, abbiamo infatti un buon accordo di riammissione con il Marocco".

Dal momento che l'Unione europea non muove un dito, l'Italia è costretta a fare da sé. Anziché optare per misure drastiche di contrasto all'immigrazione, Matteo Renzi fa lo scafista di Stato e accoglie immigrati a oltranza. Il suo braccio operativo, Angelino Alfano, è già al lavoro per mappare le strutture pubbliche da mettere a disposizione degli immigrati. "Non possiamo fare sconti a nessuno - dicono dal Viminale - sindaci prefetti, governatori di Regione dovranno fare la loro parte, secondo il sistema delle quote approvato nel 2014". Alfano non si limiterà, quindi, a usare gli immobili messi a disposizione dal ministero della Difesa.

Metterà le mani su "centri di sviluppo industriale fermi o mai utilizzati", beni confiscati alla mafia e strutture di proprietà del ministero della Giustizia.

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