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Allarme terrorismo, il centrodestra: "Non aprire nuove moschee"

Sale la tensione dopo gli arresti di Brescia. Il centrodestra all'attacco: "Aprire adesso nuove moschee è una follia"

Allarme terrorismo, il centrodestra: "Non aprire nuove moschee"

Duomo, Stazione Centrale e l'Expo. I due islamici arrestati a Brescia avevano Milano nel mirino. Ma non solo. Anche il Colosseo di Roma e la base militare Ghini di Brescia erano obiettivi che i due terroristi avrebbero voluto colpire. Gli arresti degli ultimi mesi dimostrano che il pachistano e il tunisino non sono due "folli" isolati, ma pericolosi gterroristi che ormai abbiamo in casa. "Di che altra dimostrazione abbiamo bisogno?", tuona Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, invitando Giuliano Pisapia a non aprire più la moschea a Milano.

La raffica di arresti degli ultimi mesi stanno riportando alla ribalta il dibattito politico sulla costruzione di nuove moschee. Se a Firenze il sindaco Dario Nardella tira dritto sull'apertura di un nuovo luogo di culto, a Milano il centrodestra si prepara ad alzare le barricate. Fratelli d'Italia ha chiesto a Pisapia di chiudere il bando che viola ben due leggi regionali. "Ricordiamo i dieci jiahdisti presi meno di un mese fa, ricordiamo la ragazza italiana e la sua famiglia convertiti alla guerra santa - tuona De Corato - dove si sono convertite queste persone? Dove pregavano?". In molti casi le moschee possono, infatti, diventare luoghi di ritrovo per i terroristi. Per garantire il più possibile la sicurezza, la Regione Lombardia ha varato la legge sui luoghi di culto. "Il centrosinistra che governa Milano non vede l’ora di aprire due moschee - conclude De Corato - ma aprire adesso nuove moschee è una follia". Anche Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, chiede "un giro di vite" sulle moschee. "Se questo è il modello di accoglienza tanto auspicato da Renzi e dal centrosinistra, non possiamo dormire sonni tranquilli - continua - per chi non lo avesse ancora capito, il prossimo passo, nel nome dell’integrazione islamica, sarà la nascita di un partito in grado di condizionare in maniera forte e diretta le politiche del Paese che più di ogni altro, per collocazione geografica, è maggiormente vulnerabile all’islamizzazione".

Anche Firenze potrebbe vedere, già nei prossimi mesi, la costruzione di una nuova moschea. Il centrodestra ha già chiesto di sentire i cittadini, attraverso un referendum, per capire come la pensano. Una prova di democrazia che Nardella non ha alcuna intenzione di appoggiare. "Non è mai stato fatto un referendum per aprire una chiesa o un luogo di culto - tuona il primo cittadino di Firenze - altrimenti lo dovremmo fare con ebrei, copti, ortodossi e cristiani...".

E sfida il centrodestra a considerare la moschea un'occasione di "arricchimento del contesto culturale ed interreligioso della città e non uno strumento di lotta politica da parte dei musulmani".

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