Simone Tani: un altro amichetto toscano nella squadra del premier Renzi

Amici dai tempi in cui Matteo Renzi era era segretario della Margherita. Gli anni sono passati ma l'amicizia no. E ora Simone Tani, manager 50enne e responsabile del piano strategico della città metropolitana di Firenze sta per ricevere un incarico al Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica.

Un altro amico e un altro fiorentino che si aggiunge al team dei toscani fidati con cui il premier si è voluto circondare a Roma. Dopo Luca Lotti e Maria Elena Boschi nel ruolo "angeli custodi", e l'ormai famosa Antonella Manzione, capo dei vigili urbani a Firenze, chiamata agli affari giuridici e amministrativi di Palazzo Chigi. Renzi intanto incrocia le dita e spera di evitare le polemiche, dopo quelle pervenute intorno all’idea di nominare Marco Carrai alla guida della cybesercurity di Palazzo Chigi, che ora sembra sempre più traballare.

C'è da sapere che Tani è stato spesso oggetto di polemiche, proprio per i suoi incarichi a Palazzo Vecchio. Nel suo curriculum si legge: ex assessore alle aziende partecipate e strategie di sviluppo nella giunta comunale di Domenici (2000-2004). Confermato anche da Renzi, quando è stato eletto sindaco. Ma con la promozione come dirigente di un ufficio che l’attuale premier creò appositamente per lui: per la “Attuazione del programma di mandato”. Dettaglio che fece infuriare l'opposizione. Infatti nel 2010 a Tani venne contestata l’assunzione per chiamata diretta, senza concorso insomma.

Un "vizietto", quello della chiamata diretta, che ha visto Tani nel mirino delle opposizioni, sia nel passato che recentemente.

Infatti l’attuale sindaco Dario Nardella gli ha assegnato, come da tradizione, l’attuale incarico di responsabile del piano strategico della Città metropolitana.