Economia

Altro che consumi e shopping estivo: la quattordicesima serve a saldare i conti

Secondo la Confesercenti il 49% dell'assegno è destinato a pagare Imu e tasse

Altro che consumi e shopping estivo: la quattordicesima serve a saldare i conti

Roma - Tempi duri per lo shopping di stagione. La Confesercenti lamenta che il portafogli dei potenziali clienti si è sgonfiato drasticamente rispetto alle previsioni. Colpa, spiegano gli esperti dell'ufficio studi dell'associazione di categoria che raccoglie commercianti e titolari di esercizi pubblici, di una quattordicesima che è stata ridotta all'osso dall'intervento massiccio del prelievo fiscale. Tra la seconda metà di giugno e la prima di luglio oltre 7 milioni di persone - queste le stime fatte dalla Confesercenti incrociando i dati Istat con quelli di una ricerca Swg - hanno ricevuto o riceveranno l'attesa mensilità in più, per la quale quest'anno saranno erogati complessivamente 6,7 miliardi di euro, in crescita di 900 milioni sul 2016 grazie all'ampliamento della platea di percettori tra i pensionati. Ma la mini-iniezione di liquidità, un tempo adibita soprattutto alle vacanze, quest'anno verrà destinata solo minimamente ai consumi: quasi la metà del monte totale (49%, pari a 3,3 miliardi di euro) verrà infatti utilizzato per pagare tasse e spese obbligate, da quelle per la salute ai conti in sospeso.

A percepire la quattordicesima, in Italia, sono circa 3,8 milioni di lavoratori dipendenti e 3,4 milioni di pensionati. Per questi ultimi si tratta di un numero in crescita: lo scorso anno, prima dell'intervento di allargamento, i pensionati che percepivano la quattordicesima erano solo 2,1 milioni. L'estensione ha portato anche ad un aumento dell'importo medio per persona, che passa da 407 a 507 euro. Per i lavoratori dipendenti, invece, la quattordicesima mensilità vale in media circa 1.400 euro.

Soldi che, però, non serviranno per rilanciare i consumi. Dalle stime di Confesercenti verranno, come già anticipato - sfruttati soprattutto per le spese obbligate: dei 3,3 miliardi di euro destinati a questo scopo, circa 1,6 miliardi sono impiegati per saldare conti in sospeso, dai debiti alle bollette scadute; 938 milioni per le spese sanitarie e mediche, mentre i rimanenti 737 milioni per pagare Imu, Tari e altre imposte. Al risparmio e agli investimenti, invece, andrà 1 miliardo di euro circa, il 16% del monte totale. Ristretto l'impatto sui consumi, su cui confluiranno circa 2 miliardi, meno di un terzo delle quattordicesime. Di queste risorse la maggior parte (1,6 miliardi) servirà per finanziare una vacanza, mentre 400 milioni andranno in spese straordinarie e regali e poco più di 300 milioni agli ormai imminenti saldi estivi.

Lo scarso utilizzo della quattordicesima per spese e consumi spiegano a Confesercenti - dimostra che le famiglie italiane subiscono ancora una forte incertezza a causa di una situazione economica difficile, che le porta a utilizzare questo bonus principalmente per saldare i conti.

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