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Altro che "Imu day". Il governo è assente sulle bollette ingiuste

Mentre il Pd festeggia il funerale della tassa sulla casa, ci sono scadenze fiscali e megaconguagli. Forza Italia all'attacco

Altro che "Imu day". Il governo è assente sulle bollette ingiuste

Il governo «non ha fatto niente» e quel poco che ha fatto non è a favore dei consumatori. Una beffa, che pesa sulle tasche dei consumatori e annulla l'effetto dell'abolizione della Tasi, che oggi il Partito democratico festeggia in piazza.

Forza Italia va all'attacco dell'esecutivo su un tema sentito da decine di migliaia di clienti delle società che distribuiscono energia elettrica. Sono le maxibollette e i megaconguagli. Somme errate o calcoli presunti dei consumi fatte dalle stesse società che poi pretendono il pagamento, pena il distacco dell'utenza. Gli azzurri, in primo luogo Simone Baldelli, ne hanno fatto da tempo un cavallo di battaglia con la presentazione di interpellanze, interrogazioni e anche una proposta di legge trasversale nella quale si chiede la moratoria dei pagamenti.

Ieri lo stesso Baldelli insieme al presidente dei deputati Renato Brunetta e alla capogruppo in commissione Attività produttive Catia Polidori sono andati all'attacco del governo, prendendo spunto da una recente decisione dell'Antitrust che ha sanzionato pratiche aggressive nella fatturazione dei consumi, Acea, Edison, Eni, Enel energia ed Enel servizio elettrico per 14,5 milioni di euro. «Il governo non ha fatto nulla, ha preso in giro i cittadini, ha preso in giro i consumatori. Per fortuna l'Antitrust si è svegliata e ha comminato sanzioni a tutte le società fornitrici e distributrici di energia per maxibollette, maxifatturazioni, megaconguagli, interessi di mora, minacce di staccare la luce, di staccare il gas, rateizzazioni subdole, autoletture ignorate».

La richiesta al governo, spiega Baldelli, è di intervenire, magari con un decreto, per «Bloccare i pagamenti dei maxiconguagli e restituire i soldi a chi li ha pagati». L'esecutivo sarebbe tenuto a prendere una iniziativa perché c'è una mozione parlamentare approvata all'unanimità l'anno scorso che prevede la moratoria, ma «non fa niente e resta a guardare. È inaccettabile e noi faremo di tutto, anche azioni eclatanti».

Unica iniziativa presa dall'esecutivo è un tavolo al ministero delle Attività produttive con le società del settore. Fallito. Il compromesso proposto dall'esecutivo, «era un principio già previsto dalla legge», spiega Brunetta, cioè quello della rateizzazione delle bollette. Con il pagamento degli interessi a carico degli utenti. È «parte dell'imbroglio. Il cliente si vede arrivare una bolletta, spesso enorme. Poi la minaccia di staccare l'utenza, infine la finta mano tesa della rateizzazione, sulla quale deve pagare gli interessi di mora». Tutto «per una somma non dovuta».

È una «figuraccia mega del governo», accusa Polidori, visto che Renzi è venuto meno a un impegno preso con il Parlamento. Il premier «con una mano toglie le tasse e con l'altra penalizza i consumatori».

Il riferimento è alla cancellazione dell'imposta comunale sulla prima casa e al festeggiamento di oggi del «No Tasi day» che lo stesso Renzi ha fatto organizzare al Pd in decine di piazze, salvo poi pentirsi della coincidenza con le scadenze fiscali di oggi. Forza Italia l'ha ribattezzato «Imbroglio day». Con l'iniziativa sulle maxi bollette Forza Italia tocca il nervo scoperto dei costi dell'energia in Italia. Negli ultimi cinque anni le famiglie italiane hanno visto crescere i costi per quella a fini domestici del 25,56%, ha calcolato ieri il Centro Studi ImpresaLavoro.

Al netto dei maxiconguagli.

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