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Un altro sconfinamento e su Clavière è scontro. Salvini: "Scuse ridicole"

Il 2 agosto controlli di francesi armati vestiti in mimetica in zona italiana. Il Viminale accusa

Un altro sconfinamento e su Clavière è scontro. Salvini: "Scuse ridicole"

«Una vergogna internazionale». Un episodio «vomitevole». Lo scontro Italia-Francia è frontale. Non crede, Matteo Salvini, alla versione francese dell'«incidente» sullo sconfinamento della gendarmeria transalpina, fotografata dalla nostra Digos mentre venerdì scorso faceva scendere da un furgone due migranti a Clavière, territorio italiano in Val Susa, a due passi dal confine. Non accetta le scuse per quello che è stato giustificato come un «errore» causato da alcuni agenti nuovi che «sono entrati senza volerlo in Italia». «Quanto successo è un'offesa senza precedenti - attacca il ministro dell'Interno - Non ci interessano le giustificazioni, peraltro ridicole. Parigi deve comunicarci immediatamente le identità degli immigrati lasciati nei boschi». Parigi, per bocca dello staff del presidente Emmanuel Macron, risponde accusandolo di «una strumentalizzazione politica, essenzialmente individuale».

Ma alla spiegazione incidentale sembra non credere nemmeno il procuratore di Torino, Armando Spataro, che sulla vicenda ha aperto un'inchiesta a carico di ignoti ipotizzando il reato di «trasporto di stranieri nel territorio dello Stato, con atti diretti a procurarne illegalmente l'ingresso nel territorio». Non solo. Sul tavolo del magistrato c'è anche su un secondo sconfinamento avvenuto il 2 agosto sempre nelle stesse zone, e che è oggetto di indagine.

Secondo l'informativa della Digos, che venerdì si trovava in paese per lo sgombero dei presidi «no border», sul furgone ripreso mentre faceva scendere i due migranti «uno dei due gendarmi indicava loro la direzione dell'area boschiva cioè quella per allontanarsi dalla strada asfaltata». Insomma, non un semplice «sconfinamento», ma una riammissione di migranti in Italia eseguita in palese violazione dei trattati internazionali che impongono una previa comunicazione alle autorità italiane del trasferimento, in base al regolamento di Dublino. Invece «non risulta - rende noto la Procura - che in occasione dei due episodi le autorità italiane fossero state messe al corrente di controlli preventivi da parte francese», come invece sostenuto da Parigi. Nemmeno il 2 agosto, quando non c'è stato alcun trasporto di migranti bensì un controllo illegittimo da parte dei francesi su due residenti italiani di Clavière. Che sarebbero stati fermati separatamente «da uomini armati, verosimilmente francesi, con tuta mimetica e giubbotto antiproiettile», usciti da un bosco, a due chilometri dal confine, dove erano nascosti presumibilmente per intercettare migranti illegali. A uno dei due cittadini che era in motorino è stato anche impedito di proseguire lungo la strada sterrata. Ad entrambi, inoltre, sarebbe stato intimato di non riferire a nessuno del controllo. Come già fatto per il blitz di marzo di Bardonecchia, Spataro ha fatto sapere che emetterà un ordine investigativo europeo «confidando nella doverosa collaborazione dell'autorità francese», finora mancata.

Si tratta di «episodi inquietanti», ha commentato Salvini: «La gendarmeria è abituata a scaricare delle persone in mezzo al nulla? L'ha fatto anche con dei minori? Ci sorprende la timidezza dell'Europa e degli organismi internazionali, solitamente solerti a bacchettare l'Italia». E al neo ministro degli Interni francese Christophe Castaner «faccio gli auguri di buon lavoro, con l'auspicio che possa controllare i suoi uomini meglio di quanto abbiano fatto i suoi predecessori».

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