Economia

Analisti e operatori d'accordo: la fusione crea valore industriale

Gli addetti ai lavori: si eliminerebbe un'inefficiente anomalia italiana

Analisti e operatori d'accordo: la fusione crea valore industriale

Piazza Affari continua a credere alle nozze tra Ei Towers e Rai Way: il matrimonio s'ha da fare perché è razionale, ha senso industriale e crea un campione nazionale nelle torri di trasmissioni tv, prima di tutto efficiente, e poi capace di investire in infrastrutture e tecnologia e di confrontarsi nel mercato internazionale. Nonostante lo stop all'operazione da parte del governo, i titoli di Rai Way sono scesi ma non crollati: hanno perso il 2,86%. Mentre Ei Towers ha tenuto, in rialzo dello 0,5% a 48,2 euro, nonostante un aumento di capitale in arrivo all'indomani dell'annuncio dell'offerta di acquisto e scambio lanciata mercoledì mattina dalla partecipata di Mediaset (al 40% del capitale) sulla controllata dell'eterna rivale Rai (che ha in mano il 65% della società attiva nelle infrastrutture di trasmissione). Ed è questo quanto affermano analisti e gestori preoccupati di una sola questione: che gli ostacoli politici, ed eventualmente di Antitrust, frenino un'operazione che sulla carta ha tutti i numeri per funzionare. E in effetti non è un caso che nel resto d'Europa il settore delle torri di trasmissione si stia consolidando da ormai una quindicina di anni, facendo dell'Italia, con i suoi molteplici operatori (tlc e tv), un'anomalia inefficiente.

Respinte a gennaio le avance sulle torri di Wind, Ei Towers potrebbe mettere sul banco 1,22 miliardi di euro complessivi per conquistare e delistare (cioè togliere dal listino) la rivale. Un'operazione che qualcuno ipotizzava potesse avvenire già lo scorso autunno, prima dell'approdo in Borsa di Rai Way. Per Banca Akros, infatti, la controllata della tv di Stato è apparsa fin da subito «il candidato ideale per una fusione con Ei Towers», considerando il modello di attività, la dimensione e il contratto in corso con la casa madre da cui dipende gran parte del giro d'affari. L'offerta valuta le azioni Rai Way in tutto 4,5 euro per azione (3,13 in contanti e 0,03 in titoli Ei Towers) con un premio del 22% sul prezzo di chiusura di martedì e di oltre il 50% rispetto al collocamento di novembre (avvenuto a 2,95 euro). Si tratta, ovviamente, di un premio giustificato dall'acquisizione del controllo del gruppo, oltre che dalle potenziali sinergie e risparmi di costi a cui una simile unione potrà dar vita. «L'operazione ha molto senso strategico, finanziario e industriale», sottolineano a Equita (che ha una raccomandazione di acquisto su entrambi i titoli coinvolti), evidenziando come non si siano registrati commenti negativi sul «senso industriale dell'operazione né sul valore strategico di ottimizzare l'infrastruttura di trasmissione nazionale».

Il valore industriale dell'operazione è riconosciuto anche da Mediobanca e da Intermonte (che su Ei Towers ha una raccomandazione di acquisto a 56 euro).

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