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Anche Gallera si sfila da Toti: "Rimango in Forza Italia"

Anche Gallera  si sfila da Toti: "Rimango in Forza Italia"

Milano Pochi azzurri per Toti. Nella Lombardia che pareva il «focolaio» più acceso degli scontenti, il governatore ligure alla fine ha portato a casa un bottino di adesioni molto magro. Le defezioni, in casa Forza Italia, non si sono viste. Anzi, se ne è vista una sola, quella del consigliere bergamasco Paolo Franco, che aveva già lasciato gli incarichi di partito ed è legato ai concittadini Stefano Benigni e Alessandro Sorte, due dei cinque deputati che hanno seguito il governatore ligure nella sua formazione «Cambiamo». Un altro è di Lodi: Claudio Pedrazzini, ma nel resto della regione più importante d'Italia, altri movimenti importanti non se ne sono visti. Quello che nel corso dell'estate si era imposto come leader dei «movimentisti», Giulio Gallera, assessore regionale alla Sanità, forzista della prima ora ed ex coordinatore milanese, due giorni fa ha illustrato accuratamente le ragioni della sua decisione ufficiale di restare nel gruppo azzurro. E ieri anche il consigliere regionale Federico Romani, brianzolo, figlio dell'ex ministro Paolo, in un'intervista al Giornale di Monza ha annunciato: «Rimango dove sono». Erano, Gallera e Romani, due dei più convinti animatori di un gruppetto di consiglieri «dissidenti» che nella Regione Lombardia è arrivato in piena estate a contare fino a sette potenziali componenti e a ispirare a Sesto San Giovanni un'infuocata assemblea che si era presentato come un evento di berlusconiani leali alle origini, ma critici coi vertiti del movimento. Ad animarlo, anche il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, e il sottosegretario Alan Rizzi, mentre fra gli altri componenti della giunta, oltre a Gallera, le «sirene» liguri di Giovanni Toti fin da allora hanno incantato poco. Già a luglio, però Rizzi spiegava di credere poco nella leadership totiana e di preferire una federazione di centrodestra. Le non brillanti performance sondaggistiche di «Cambiamo», la nascita di «Italia Viva» di Matteo Renzi e il ritorno del centrodestra classico (Fi-Lega-Fdi) hanno fatto il resto.

«Senza abbandonare lo slancio verso il rinnovamento - ha detto Gallera - ritengo che Forza Italia sia ancora il luogo migliore per aggregare tutte le forze politiche e sociali che si sono sempre riconosciute nell'area moderata del centrodestra».

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