Mondo

Anche Hollande trova la sua Camusso

Troppo a destra in economia. Così contro il presidente la sinistra scatena la fronda. Guidata da un'ex alleata

Anche Hollande trova la sua Camusso

«Il vero avversario di Hollande ha un volto», ha scritto ieri il giornale finanziario francese Les Echos . Anche in Francia, a opporsi al programma economico e sociale del leader nazionale c'è proprio una parte della sua sinistra. Ora c'è anche quell'avversario che François Hollande aveva battuto alle primarie del partito nel 2011. Martine Aubry, sindaco di Lilla, si è scagliata ieri mattina contro i piani economici del presidente e del suo primo ministro Manuel Valls dalle colonne del Journal du Dimanche : «La sinistra non ha il diritto di fallire - ha detto proponendo un - riorientamento della politica economica» nazionale. Aubry rimprovera a Hollande di portare avanti un programma economico che «va a detrimento della crescita», di voler alleggerire le tasse alle imprese senza però istituire una contropartita, di aver rinunciato a una riforma fiscale, di credere nel «miraggio» del lavoro domenicale come spinta alla crescita, di voler mettere in questione ammortizzatori sociali e indennità di disoccupazione. Chiede di «finirla con le vecchi ricette liberali» per costruire una «nuova social-democrazia che riconosca il mercato, con uno Stato stratega per orientarlo e regolarlo». Con la sua uscita di ieri, arrivata dopo mesi di relativo silenzio, l'ex rivale di Hollande dà a una minoranza di «frondisti» interni al partito socialista - che da tempo accusa lui e Valls di politiche economiche troppo liberali - un leader ma anche nuovi numeri: il sindaco di Lilla è uno dei pesi massimi del movimento socialista in Francia, con un seguito robusto. Le nuove critiche interne indeboliscono un presidente già fragile. Hollande tenta di compattare le fila del suo movimento mentre i burocrati dell'Unione europea analizzano la finanziaria francese per il 2015 e i leader tedeschi accusano Parigi di non fare abbastanza per non sforare il tetto del 3% nel rapporto tra deficit e Pil.

All'attacco frontale di Aubry, il premier Valls ha risposto indirettamente, in un incontro con i membri del Partito radicale di sinistra a Parigi: «A sinistra abbiamo sempre considerato la diversità come una ricchezza, la facciamo vivere ogni giorno, anche ogni domenica - ha detto sarcastico - a volte anche troppo, ma è necessario avere i nervi saldi. In questo, potete contare su di me». Le sue parole sembrano voler suggerire che il governo non cambierà i suoi piani economici a causa del dissenso interno. Intanto, i siti dei principali media francesi si chiedevano ieri se dietro l'uscita di Aubry si potesse già leggere un piano politico a lunga scadenza. Secondo i dati pubblicati a metà settembre dal giornale Le Parisien , il 75% dei francesi vorrebbe vederla ricoprire un ruolo nazionale. C'è chi si domanda se la signora di Lilla miri a rimpiazzare Valls o a presentarsi alle presidenziali 2017 - forse contro altri due personaggi del passato, Juppé o Sarkozy.

Lei per ora limita le aspettative: «Mi candido al dibattito delle idee».

Commenti