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Angelino sbaglia quid duro con le discoteche non con i clandestini

Ecco a voi il super ministro delle discoteche. Da oggi sarà il vate della "tolleranza zero"

Angelino sbaglia quid  duro con le discoteche  non con i clandestini

Finalmente. Dopo anni di ricerca Alfano ha trovato il quid. Ecco a voi il super ministro delle discoteche. Scordatevi l'Angelino esitante e impacciato. Da oggi sarà il vate della «tolleranza zero». Basta gaffe come quella di una mattina dell'anno scorso, quando si è presentò in tv annunciando orgoglioso una caccia spietata al killer che aveva massacrato tre bambine a Lecco. Peccato che tutta Italia sapesse già da ore che l'assassina era la madre: tutti tranne lui, il ministro dell'Interno, Alfano.

Altri tempi. Come quelli del caso Shalabayeva, la moglie del dissidente kazako Ablyazov. Fu prelevata nella sua casa di Roma dalle nostre forze dell'ordine, alla fine di maggio del 2013. Si rischiò una crisi internazionale. Ma allora Alfano era diventato ministro dell'Interno da appena un mese.

Oggi è un altro uomo. Più esperto. Capace di sintonizzarsi con i cittadini e farsi carico del loro sentire comune. Oggi è un ministro tutto di un pezzo, pronto a metterci la faccia per risolvere il problema che angoscia gli italiani: la lotta alle discoteche.

Sì, avete letto bene. Grazie alla determinazione di Alfano potrete dormire sonni tranquilli. Il ministro ha veramente dichiarato al Corriere : «Tolleranza zero. Chiuderemo tutti i locali notturni che non rispettano la legge».

Finalmente la «teoria delle finestre rotte» trova il suo vero profeta italiano. Se i cittadini vedono una finestra rotta che non viene mai riparata si abituano al degrado, al disinteresse, a una società senza regole dove tutto è permesso e il crimine è legge. Questo era il dogma della destra americana anni '80. E poco importa se Rudolph Giuliani l'applicò per uno dei luoghi più pericolosi della città, la metropolitana, mentre Alfano la rivendica per le discoteche.

Il nuovo Alfano «pugno di ferro», sollecitato da Renzi a mostrarsi più cattivo, spezzerà le reni anche a chi si rifiuta di accogliere i clandestini. Gli italiani che continueranno a opporsi all'occupazione di case, parchi o altre zone da parte di profughi, saranno duramente perseguiti, per spazzare via l'idea che ci siano zone senza regole. Potranno esserci manifestazioni non pacifiche di residenti esasperati, ma non riusciranno a far cambiare idea a un duro con la faccia da Angelino.

James Q. Wilson e George Kelling, i sociologi che nel 1982 hanno formulato la «teoria delle finestre rotte» e Rudolph Giuliani che la tradusse nel 1994 in «tolleranza zero» saranno esterrefatti. Ma poco importa.

Quello che conta è la forza del messaggio: meno discoteche aperte, più clandestini in giro indisturbati per l'Italia.

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