Politica

«Appendiamoli» a piazzale Loreto Bufera sulla firma di «Repubblica»

Pasquale Napolitano

Roma Non è passato inosservato, sollevando polemiche e veleni, un tweet di Maurizio Crosetti, firma di Repubblica. Il giornalista, nella serata di sabato, dall'account twitter scrive: Sia chiara una cosa. Dobbiamo reagire, indignarci, batterci, denunciarli, resistere fino alle estreme conseguenze, e se sarà il caso appenderli per i piedi. Mai più fascisti. Crosetti usa twitter per augurarsi un'altra piazzale Loreto. Per chi? Contro chi? La firma di cronaca e sport di Repubblica non chiarisce il destinatario del tweet al veleno. Non c'è alcun riferimento a Lega o M5S. Però, il messaggio scatena l'indignazione della rete. Il messaggio diventa virale, scatenando le reazioni dei social. C'è chi condanna il messaggio di Crosetti. Invocando l'intervento dell'Ordine dei giornalisti. Chi sposta l'attenzione sul calcio, rimproverando al giornalista di aver un atteggiamento filo-Juve. Ma non manca chi apprezza e invoca un clima di guerra civile in Italia. Forse l'obiettivo del giornalista è stato semplicemente quello di stimolare un dibattito sul proprio profilo. Missione compiuta, a leggere i commenti. Ma scavando tra i social di Crosetti si scoprono altri tweet imbarazzanti: un messaggio viene sganciato nel pieno della polemica tra i leghisti e Cristina Parodi, moglie del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. La giornalista, ospite alla trasmissione I Lunatici' su Rai Radio 2. si lascia andare a commenti poco lusinghieri sul vice premier e ministro dell'Interno Matteo Salvini: La sua ascesa è dovuta a paura e ignoranza. Immediato arriva il tweet di Crosetti: Però la Parodi ha sbagliato a dire anche. Questa volta il tweet fa rumore. Passa in silenzio. A far un po' di chiarezza sul tono dei suoi tweet è lo stesso Crosetti che nel suo profilo Twitter, dice di sè: "Giornalista di Repubblica. I tweet sono opinioni personali su cui, peraltro, non sono neanche sempre d'accordo".

E magari l'auspicio di una nuova piazzale Loreto è uno di quei tweet su cui la firma di Repubblica non è d'accordo.

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