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Approvato il Milleproroghe Salvi 40mila precari pubblici

Contratti e graduatorie della Pa prolungati di un anno Stop tasse per altri sei mesi per i Comuni terremotati

Approvato il Milleproroghe Salvi 40mila precari pubblici

Roma - Salvati migliaia di precari della pubblica amministrazione, rinviato di altri sei mesi l'obbligo delle termovalvole, stoppate ancora per un semestre le bollette per le zone terremotate. Sono alcune delle decisioni del decreto Milleproroghe al quale ieri il consiglio dei ministri ha dato il via libera in tarda mattinata. E uno dei punti principali riguarda proprio i dipendenti pubblici, tanto da spingere a caldo la ministra Marianna Madia a twittare esultando per «proroga cococo, tempi determinati Pa e tutte le graduatorie dei concorsi», anche queste ultime - che «pesano» per circa 5000 vincitori di concorso e 150mila concorrenti idonei - estese come validità per un anno intero. Sono circa 40mila i lavoratori precari «salvati» dalla proroga di un anno dei contratti già in essere, in barba al divieto imposto dal Jobs Act dal prossimo primo gennaio di sottoscrivere contratti di collaborazione. Il problema, insomma, è rinviato al prossimo dicembre.

Non trova spazio invece nel decreto approvato ieri lo slittamento dei termini per la trasformazione delle banche popolari in società per azioni. La misura non sarebbe stata inserita nel Milleproroghe perché la riforma degli istituti di credito popolari è comunque sotto sospensiva del consiglio di Stato fino all'inizio di gennaio.

Salta di sei mesi l'atteso obbligo di installazione delle termovalvole per i condomini, che permettono alle unità immobiliari di contabilizzare e regolare il calore indipendentemente. La proroga arriva a pochi giorni dall'entrata in vigore (la scadenza era 31 dicembre), e la scelta - che salva da multe importanti i condomini non in regola - è stata praticamente imposta dal ritardo - dovuto anche alle incertezze normative - con cui i condomini si stanno mettendo in regola. Sul punto, comunque, serve anche il placet dell'Ue.

Buone notizie anche per le aree colpite dal sisma di agosto, con lo stop di altri sei mesi, nei Comuni terremotati, delle bollette di luce, acqua e gas e dei pagamenti relativi al settore delle assicurazioni, della telefonia e della radiotelevisione pubblica, «limitatamente ai soggetti danneggiati che dichiarino l'inagibilità del fabbricato, casa di abitazione, studio professionale o azienda». È la prosecuzione della norma già approvata all'indomani del sisma, nel cosiddetto «decreto terremoto», dall'esecutivo di Matteo Renzi. Rinviata, per la gioia del M5S, anche l'applicazione della direttiva Bolkestein nei confronti dei commercianti ambulanti: se ne riparla nel 2020. Quanto ai lavori per l'edilizia scolastica, il decreto prevede che i comuni possano rimandare il pagamento dei lavori di ristrutturazione e miglioria delle scuole alla fine del prossimo anno. E passando dalle aule alle discariche, ecco l'ennesima (è la quarta) proroga del Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, rinviato fino al subentro del nuovo concessionario e comunque almeno fino a fine 2017.

Sul fronte spending review, nel decreto trova spazio anche la proroga al 31 dicembre del prossimo anno del blocco degli stipendi che enti pubblici e authority versano ai cda, ai componenti di organi di indirizzo, direzione e controllo, e agli organi collegiali, oltre che per i commissari straordinari e di governo.

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