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Aquarius si ritira. Salvini: "Era ora"

Stop alla nave Msf. Missione Sophia prorogata di altri 3 mesi, ira del Viminale

Aquarius si ritira. Salvini: "Era ora"

La politica anti migranti del Viminale e le inchieste del procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, hanno dato i loro frutti: due Ong, Medici senza frontiere e Sos Méditerranée, hanno infatti annunciato lo stop alle loro attività. La notizia che quelli che indicavano le Organizzazioni non governative come responsabili dell'incremento degli sbarchi auspicavano da tempo.

«Dopo due mesi in porto a Marsiglia - si legge nel comunicato di Msf - senza riuscire a ottenere una bandiera e mentre uomini, donne e bambini continuano a morire in mare, Msf e Sos Méditerranée sono costrette a chiudere le attività della nave Aquarius. Una scelta dolorosa, ma purtroppo obbligata, che lascerà nel Mediterraneo più morti evitabili, senza alcun testimone». Claudia Lodesani della Ong italiana chiarisce: «In un crescente clima di criminalizzazione dei migranti e di chi li aiuta, si perde di vista il principio stesso di umanità. Cercheremo nuovi modi per fornire loro l'assistenza umanitaria e le cure mediche di cui hanno disperatamente bisogno». Frederic Penard, direttore delle operazioni di Sos Mediterranée, spiega: «Rinunciare all'Aquarius è stata una decisione estremamente difficile da prendere». Per le Ong, a influire sulla scelta sarebbero «gli attacchi compiuti negli ultimi 18 mesi da alcuni stati europei, ma anche le affermazioni grottesche sul traffico di rifiuti e attività criminali». E poi l'attacco frontale: «È il risultato della prolungata campagna avviata dal governo italiano e supportata da altri Stati europei, per delegittimare, diffamare e ostacolare le organizzazioni umanitarie impegnate a soccorrere persone vulnerabili nel Mediterraneo».

Non la pensa così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, che ha sempre definito le Ong «complici degli scafisti». Con un post su Twitter ha espresso la sua soddisfazione: «La nave Aquarius chiude le attività. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti. Bene così». Dichiarazioni sulla stessa linea della collega Marine Le Pen: «La fine dell'attività pro migranti della nave Aquarius è un'ottima notizia per i popoli europei. Ora tutti i nostri sforzi devono concentrarsi per annullare il Global Compact, la cui firma è prevista a Marrakech».

La notizia non ha risparmiato critiche della sinistra. Il primo a intervenire è stato Giuseppe Civati di Possibile: «L'attuale ministro dell'Interno Salvini gongola, sulle pelle delle persone disperate, proseguendo la battaglia feroce contro le Organizzazioni non governative. Ma le responsabilità - dice ancora - sono diffuse nella classe politica italiana, basti pensare al codice Minniti, il primo atto di criminalizzazione verso chi svolgeva attività di salvataggio di vite umane. E non va dimenticato Di Maio, che parla di taxi del mare».

L'accordo raggiunto nel vertice governativo su Sophia ha invece portato a una proroga di tre mesi della missione militare europea.

Salvini, chiaro nel minacciare lo stop alla missione in mancanza di regole nuove, non ha nascosto le sue perplessità.

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