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Arrestati sindaco e assessore di Terni: favorivano due coop in appalti

Ai domiciliari Di Girolamo e Bucari (Pd) per aver aiutato due cooperative locali ad aggiudicarsi diversi servizi comunali

Arrestati sindaco e assessore di Terni: favorivano due coop in appalti

Un'indagine sugli appalti del Comune ha portato all'arresto del sindaco Pd e di un assessore di Terni, in Umbria.

Ai domiciliari sono finiti il primo cittadino Leopoldo Di Girolamo e l'assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari, mentre due componenti di cooperative sociali (avranno il divieto temporaneo di esercizio dall'attività di impresa cooperativa.

Nel mirino dei pm ci sono gli appalti per la manutenzione ordinaria del verde e dei cimiteri urbani, la gestione dei servizi cimiteriali e la gestione dei servizi turistici della cascata delle Marmore.

"Il percorso criminale ha trovato completamento nell'illecito frazionamento dell'importo d'asta in modo da eludere le prescrizioni del codice degli appalti e le norme comunitarie", scrive nella richiesta al gip, il procuratore Alberto Liguori, "Il risultato previsto e concordato era l'aggiudicazione dell'appalto alle medesime cooperative sociali".

Come riporta il Corriere dell'Umbria, secondo la procura, sindaco e assessore favorivano sempre le stesse cooperative, sia con bandi ad hoc "cuciti addosso alle cooperative sociali di tipo B", sia "facendo ricorso, alternativamente e ingiustificatamente, dapprima alla proroga degli appalti di servizio scaduti, così come poi alla procedura in economia e/o all'affidamento diretto, anziché bandire una gara nuova, adducendo motivazioni apparenti e pretestuose, sempre attraverso il frazionamento dei lavori in piccole commesse tali da eludere la norma primaria".

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