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Arrestato un antagonista. E i grillini lo difendono: pure loro erano in piazza

In manette il leader di Askatasuna, lo incastra un video. Ma la consigliera M5s: «Libero subito»

Arrestato un antagonista. E i grillini lo difendono: pure loro erano in piazza

Otto agenti feriti, di cui uno con prognosi fino a 40 giorni. Un antagonista finito in manette. Una consigliera regionale del M5s che ne chiede la liberazione, insieme ai No Tav. Una consigliera comunale grillina, Viviana Ferrero, filmata mentre sfila al corteo. I grillini che per questo finiscono nel fuoco della polemica e Luigi Di Maio che para le accuse di collusione ideale con i violenti: «Le violenze non fanno parte del Dna del Movimento 5 Stelle ed è bene sottolinearlo - scrive il candidato premier M5s su Facebook - Le nostre battaglie le abbiamo sempre fatte in Parlamento e in nessuna nostra manifestazione di piazza (e sono tante) è mai avvenuto alcuno scontro nonostante le migliaia di persone partecipanti».

Si conclude così una settimana di tensione a Torino andata in scena durante i tre vertici del G7, con i ministri del lavoro blindati nella Reggia Venaria mentre all'esterno scoppiava il caos e la protesta dei centri sociali sfociava in guerriglia. Gli otto uomini delle forze dell'ordine rimasti contusi sono stati tutti ricoverati al pronto soccorso: quattro sono stati feriti negli scontri di sabato pomeriggio davanti alla Reggia, dove sono stati bersaglio di petardi e fuochi d'artificio ad altezza uomo scagliati dai parte dei manifestanti. Il più grave, che ha riportato un trauma cranico e uno toracico, è un funzionario della Digos, colpito mentre stava bloccando un giovane responsabile del lancio dei razzi. A procuragli le ferite, secondo la polizia, sarebbe stato proprio il capo del centro sociale Askatasuna, il quarantenne Andrea Bonadonna, arrestato la notte scorsa a poche ore dalla chiusura del G7. Le manette sono scattate sulla base del decreto del ministro dell'Interno Marco Minniti in materia di sicurezza urbana, che consente l'arresto in differita di chi ha commesso dei reati durante le manifestazioni. In un video si vedrebbe proprio il leader della protesta sferrare un pugno tra collo e schiena all'agente. A carico di Bonadonna, ora recluso al carcere delle Vallette, si procede per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, mentre tutto l'universo dei centri sociali e dei no Tav ne invoca in queste ore la scarcerazione.

Ed è nel coro di appelli per la scarcerazione di Andrea, uniti alle rivendicazioni contro la polizia, che si distingue anche la voce di una consigliera regionale del Piemonte in quota M5s, Francesca Frediani: «Sembra impossibile. Andrea libero subito», ha twittato la grillina dopo la notizia del fermo. Le parole, in perfetta sintonia con quelle della piattaforma Reset G7 e del movimento No Tav («Andrea è generoso, Andrea è un No Tav, Andrea non china la testa di fronte a qualsiasi ingiustizia. È un ragazzo che per la libertà lotta e non si risparmia mai. Andrea va liberato subito»), bastano a incendiare la polemica. Non è sufficiente il sostegno espresso alle forze dell'ordine dalla sindaca di Torino Chiara Appendino, da giorni nel mirino degli avversari per le violenze. Anche perché poche ore prima era stato il sindaco a 5 Stelle di Venaria Roberto Falcone a giustificare la manifestazione: «Ci sarà un motivo per la proteste».

Tocca a Di Maio difendere un Movimento accusato di essere morbido con i manifestanti: «Io sto con lei, (Appendino ndr) con la città e con l'amministrazione che si è messa a disposizione per il G7», scrive.

E replica a Matteo Renzi di fare «sterile polemica politica»: «La macabra provocazione - ha aggiunto a proposito di Renzi e Poletti ghigliottinati - non mi è piaciuta, e non è giustificabile».

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