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Arresto Mantovani, Berlusconi: "Persona corretta"

Il leader di Forza Italia: "Conosciamo Mantovani come persona corretta e siamo in attesa di notizie". Ambrosoli, leader del centrosinistra in Regione: "La notizia dell'arresto non mi ha colto di sorpresa"

Arresto Mantovani, Berlusconi: "Persona corretta"

L'arresto del vicepresidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, suscita lo sdegno dei politici di Forza Italia, in primis Silvio Berlusconi: "Ci ha stupito molto questa inchiesta di cui non sapevamo nulla", ha detto il leader azzurro arrivando al Senato per una riunione coi parlamentari azzurri prima del voto finale sulle riforme. "Francamente conosciamo Mantovani come persona corretta e siamo in attesa di notizie".

"Resto garantista per Mantovani come per tutte le persone di questo Paese - dice il presidente della Liguria, Giovanni Toti -. Spero che possa provare la sua innocenza. Le misure prese sono molto gravi - prosegue - e spero che siano giustificate fino in fondo visto che si tratta di detenzione in carcere, una cosa che i magistrati usano o dovrebbero usare non a cuor leggero ma di frone a comprovati fatti".

Di tutt'altro tono le parole di Umberto Ambrosoli, leader del centrosinistra nel consiglio regionale lombardo: "Chissà perché la notizia degli arresti pertangenti nella sanità in Regione Lombardia non mi ha colto di sorpresa... Fermo restando l’esigenza di conoscere quanto prima la sua difesa, quel che più impressiona nell’arresto del vicepresidente Mario Mantovani che fino a qualche settimana fa ha ricoperto anche il ruolo di assessorea lla Sanità, è che l’indagine con accusa di concussione e corruzione aggravata si riferisce ad episodi tra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014: la prova provata che nessuna discontinuità c’è stata nel passaggio dalla vecchia amministrazione, crollata proprio per indagini giudiziarie, alla Giunta attuale".

Sullo stesso tono le parole di Chiara Cremonesi, coordinatrice lombarda di Sel: "Apprendiamo ora dell’arresto di esponenti di primo piano della giunta e del governo lombardo.

Non è nostro stile o nostra abitudine sostituirci alla magistratura, che deve portare avanti indagini e giudizi in totale autonomia. È però un dato di fatto che, se queste accuse venissero confermate, ci troveremmo di fronte all’ennesimo scandalo di corruttela che colpisce chi governa noi lombardi"

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