Cronache

Arriva lo scirocco: il digitale terrestre non va. Se basta il vento a spegnere la televisione

Canali che saltano, segnale debole. E così monta la rabbia degli abbonati

Arriva lo scirocco: il digitale terrestre non va. Se basta il vento a spegnere la televisione

Lo scirocco è un vento maligno che porta umidità e rende la pelle appiccicosa, come se fosse carta moschicida. Quando qualcuno non è del tutto lucido e presente si usa dire che sia uno «sciroccato». È, dunque, sciroccato il digitale terrestre che, in Salento e in altre parti d'Italia, spesso e volentieri, in presenza di quel vento, diventa un'ipotesi, un miraggio, trasformando il video in una serie di schizzi colorati, tipo Missoni, per intenderci. Ora il guaio è vecchio come il digitale medesimo, segnalato più volte ma inutilmente, dagli abbonati (sia Rai sia Mediaset Premium) che vedono i loro desideri e i loro denari volare via bagnati dal vento da sud est e dal sud (ostro).

I ripetitori e i trasmettitori Rai, sul territorio, risalgono all'epoca della tv in bianco e nero ma il canone è quello contemporaneo, il disservizio prosegue, il paese mormora e la Rai se ne infischia. Saltano i canali, 1-2-3, salta Mediaset, saltano tutte le altre emittenti. Resta nitido, chiaro e abbondante Sky che attraverso satellite e parabola aggira la rosa dei venti e continua a trasmettere senza tentennamenti, salvo grandinate e simili, ma non i canali Rai criptati (grandi eventi, le partite della nazionale, film) e Mediaset che sono fuori del suo cosiddetto bouquet. Totale: gli abbonati continuano a versare l'obolo, per legge, all'Ente radiotelevisivo ma non ricevono in cambio il servizio dovuto. Idem come sopra per Mediaset premium, film e champions league in off side, imprecazioni varie e telefonate a centralini senza risposta.

Già partita la raccolta di firme, ritengo inutile come sempre, anche se c'è un interessante precedente: nei favolosi anni '60-70, la Rai prese l'abitudine di trasmettere alcuni avvenimenti sportivi escludendo la zona nella quale gli stessi erano organizzati (partite di calcio, per evitare che il pubblico disertasse gli stadi). La furbata trovò, dopo qualche tempo, la reazione di un ufficio legale che, accogliendo le proteste degli abbonati esclusi, citò in tribunale Rai per inadempienza contrattuale e vinse la causa: fine delle trasmissioni con l'esclusione di questa o quella città e visione libera per tutti. Possibile una nuova vertenza. Un'idea per la coppia Maggioni&Orfeo: facciano intervenire Fabio Fazio, ha un contratto che resiste a qualunque vento e, tra l'altro, cura un programma il cui titolo è «Che tempo che fa». Mai criptato.

Aveva ragione Jim Morrison «La solitudine è ascoltare il vento e non poterlo raccontare a nessuno».

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