Politica

Renzi attacca le opposizioni. Parla da premier o da segretario del Pd?

Renzi attacca le opposizioni. Parla da premier o da segretario del Pd?

Per Renzi un finale d'anno a due facce: dottor premier e mister segretario. Con trasformazioni dall'una all'altra più rapide di Jekyll e Hyde, con buona pace di conflitti di interessi e bon ton istituzionale, approfittando della tribuna di Palazzo Chigi per pestare con il randello le opposizioni. A partire da Forza Italia: «Il Partito democratico non ha uno che sceglie i candidati, ma una comunità che va a votare alle primarie - si è vantato il premier-segretario -. Non seguiamo i nuovi metodi come espelli anche tu un senatore al giorno o scopri il candidato sulla base dell'ultima cena ad Arcore». Una curiosa rivendicazione se si tiene conto che pochi mesi fa ha defenestrato con un atto notarile il sindaco di Roma selezionato proprio con le primarie e poi votato dai cittadini. Il premier rincara poi la dose contro il Movimento cinque stelle ma intanto dà una notizia, per la prima volta conferma ufficialmente di aver rinunciato all'idea di rinviare il voto nella capitale: «Il Movimento 5 Stelle dice che vogliamo ritardare il voto sulle amministrative a Roma? Sono visioni allucinogene che non esistono nella realtà. A Roma si è dimesso il Consiglio comunale e quindi attorno al 10 giugno si voterà per il prossimo sindaco». Renzi riparte alla carica contro Grillo anche in riferimento alle critiche per le vittime dello smog: «Non commento la strumentalizzazione dei morti che pare essere diventato uno sport a cui certe opposizioni ci stanno abituando». Infine una stoccata contro la Lega sul tema per lui più scomodo, quello del salvataggio bancario sulla pelle dei risparmiatori. E qui si rifugia in un classico espediente dialettico, il «benaltrismo»: «In Italia ci sono stati altri scandali bancari, ad esempio per la Lega Nord».

Tutto, ovviamente, detto senza chiarire se parlava il presidente del Consiglio o il segretario del partito in cui si gioisce perché «abbiamo una banca».

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