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Attacco con la spada a Londra Scotland Yard rivela: "L'uomo gridava Allah Akbar"

Le indagini confermano la pista del terrorismo Attentatore in ospedale, perquisita l'abitazione

Attacco con la spada a Londra Scotland Yard rivela: "L'uomo gridava Allah Akbar"

S i è avventato contro la polizia brandendo una spada di un metro e mezzo e gridando «Allahu Akbar». Dean Haydon, capo dell'antiterrorismo di Scotland Yard, ha descritto così la dinamica dell'ennesimo attacco terroristico avvenuto venerdì sera nei pressi di Buckingham Palace. Anche in questo caso un uomo in una macchina si è avvicinato a tre agenti disarmati ed è riuscito a ferirne due prima di venir immobilizzato.

Tutto si è svolto alle 20.35 di venerdì, vicino alla rotonda stradale del Mall, il lungo viale che porta alla dimora londinese della famiglia reale che in questo periodo fino ad ottobre è aperta al pubblico. Un uomo a bordo di una Toyota Prius blu, si è deliberatamente avventurato nell'aria vietata al pubblico e si è fermato di fronte ad un auto della polizia. Quando gli agenti l'hanno affrontato, ha tirato fuori la spada e ha iniziato a gridare «Allahu Akbar». Gli agenti sono riusciti a renderlo inoffensivo con il gas abbastanza velocemente, ma questo non ha impedito all'aggressore di ferirne due in modo leggero. Alcuni testimoni hanno raccontato ai giornalisti di aver visto le due macchine ferme una di fronte all'altra e i poliziotti che tentavano di tirar fuori dall'auto un uomo. «Gli agenti gridavano mentre l'uomo si rifiutava di scendere dall'auto - ha spiegato alla Bbc Kiana Williamson che ha assistito all'incidente - uno dei poliziotti era ferito al braccio, ma non sembrava grave. Un altro agente l'aveva già soccorso. Intanto l'uomo era stato bloccato e giaceva quasi privo di conoscenza al lato della strada». Pare che un secondo testimone abbia creduto di aver visto un machete in mano all'attentatore, arma che si è poi rivelata come una spada lunga un metro e 22 centimetri, qualcosa di decisamente più pericoloso di un semplice coltello.

Tutta la zona attorno a Buckingham Palace è stata velocemente chiusa al traffico mentre l'incidente era in corso così come tutti gli ingressi al Palazzo. L'uomo è stato condotto prima in ospedale per accertamenti e attualmente si trova in custodia in una stazione di polizia della capitale. Si tratta di un ventiseienne di Luton e la polizia sta già indagando su suoi eventuali precedenti. Alcune perquisizioni sono inoltre state effettuate nella sua zona di residenza anche se la polizia ritiene che si tratti di un episodio terroristico isolato. Gli agenti feriti hanno riportato lievi ferite alle mani e all'avambraccio e sono stati anch'essi ricoverato in ospedale. Ieri il Primo Ministro Theresa May li ha elogiati via Twitter lodando la loro tempestività e il loro coraggio e il sindaco di Londra Sadiq Khan li ha ringraziati per «essersi assicurati che nessuno membro del pubblico venisse ferito».

Al momento dell'incidente nessun membro della famiglia reale si trovava a Buckingham Palace la cui apertura è stata confermata da un portavoce del Palazzo. Gli orari di visita e i tour guidati previsti nella stagione estiva proseguiranno quindi senza interruzione. Nessun commento da parte della famiglia reale che non usa rilasciare dichiarazioni soprattutto su operazioni relative alla sicurezza. Gli attacchi terroristici cosiddetti «isolati» come quello avvenuto venerdì sembrano ad ogni modo moltiplicarsi in modo inquietante.

L'ultimo era avvenuto soltanto qualche mese fa quando un uomo a bordo di una macchina si era lanciato sulla gente che attraversava il ponte di Westminster e aveva ucciso quattro persone.

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