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Austria, altro che svolta verde: Brennero sempre più blindato

La nomina del nuovo presidente non cambia la linea dura di Vienna sui profughi Da ieri sono ottanta gli uomini piazzati al valico. Auto e treni passati al setaccio

E videntemente non era una questione né di destra né di sinistra quella dei controlli anti-migranti al Brennero, ma soltanto di sicurezza se, anche adesso che alle elezioni presidenziali in Austria il candidato dell'ultradestra nazionalista Norbert Hofer è stato battuto, sul filo di lana, da quello dei Verdi Alexander Van der Bellen, prosegue la linea dura di Vienna sulla frontiera del Brennero.

In Austria quello dei flussi migratori continua ad essere un tema caldissimo. La vittoria dei Verdi non sembra aver portato alcun sollievo. Nonostante quanto assicurato lo scorso 13 maggio al ministro dell'Interno Alfano dal suo omologo austriaco Sobotka, infatti, al Brennero continua la costruzione della barriera per fermare i profughi che dall'Italia tentano di viaggiare illegalmente verso nord. L'Austria, inoltre, ha inviato altri 50 agenti di polizia. Da ieri sono dunque complessivamente 80 gli uomini piazzati al valico per vigilare uno dei confini più sensibili all'interno dell'Unione europea. Passeranno al setaccio strade, autostrade e treni per scovare eventuali clandestini dopo che il governatore tirolese Platter nei giorni scorsi aveva accusato l'Italia di «manovre ingannevoli» per evitare i controlli ventilati dall'Austria. Il riferimento era alle rassicurazioni di Alfano sul rafforzamento dei nostri controlli, che avevano spinto Sobotka ad annunciare la sospensione dei lavori per la barriera. L'emergenza sembrava passata, invece Vienna ha ripreso a parlare di ingressi incontrollati, forse pompando i numeri dei migranti che cercano di oltrepassare il confine. Numeri diversi da quelli forniti dall'Italia. Eppure l'Austria ha accusato il nostro Paese di non effettuare le verifiche promesse e ha deciso di intensificare i controlli inviando altri uomini, anche al casello di Schonberg, dove gli automobilisti devono pagare il pedaggio, ad una trentina di chilometri dal confine. Agenti sono dislocati pure sulla strada statale, fino a Innsbruck. E altri ancora sui treni internazionali e regionali. Per le autorità di polizia si tratta di controlli nell'ambito degli accordi di Schengen. Qualora l'afflusso di migranti dovesse aumentare, Vienna potrebbe chiedere alla Ue il placet per effettuare veri e propri posti di blocco al Brennero. Intanto, però, va avanti la costruzione della barriera che potrebbe essere usata per il cosiddetto «management dei migranti», nel caso gli austriaci lo ritenessero necessario. Un portavoce della polizia tirolese ha riferito che sono stati già predisposti i pilastri e nei prossimi giorni verrà fissato il tetto della struttura che, come al valico di Spielberg con la Slovenia sarà usata per identificare i migranti in arrivo.

Da registrare infine l'affondo del presidente turco Erdogan dopo l'incontro di lunedì con la Merkel: «Gli aiuti promessi dall'Ue per l'accordo sui migranti non sono mai arrivati alla Turchia».

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