Politica

Autopsia sugli animali Il circense aguzzino condannato da «Csi»

Cristina Bassi

Milano Un'indagine degna di Csi, un fascicolo con tanto di perizie tecniche che potrà fare da guida nei controlli futuri e una condanna apripista contro chi maltratta gli animali.

Il giudice del Tribunale di Monza Anna Letizia Brambilla ieri ha condannato in primo grado Radojca Mirkovich, di professione circense, accusato di maltrattamento di animali (articolo 544ter del Codice penale). Dovrà pagare una multa di 10mila euro, è sospeso dall'attività per quattro mesi, gli esemplari vittime gli sono stati confiscati e all'Enpa di Milano - parte civile - è stato riconosciuto un risarcimento di 5mila euro. L'indagine è nata nel 2012 dopo un controllo fatto a Monza dal Nucleo guardie zoofile dell'Enpa e dalla Polizia provinciale. Nel mirino, il circo «Pantera Rosa» di Aldo Martini (assolto in un procedimento parallelo), noto alle cronache per la giraffa morta a Imola lo stesso anno. Finirono sotto sequestro un coccodrillo del Nilo, un caimano, un alligatore, un avvoltoio, un falco di Harrys e due istrici. Le perizie disposte dal pm Giulia Rizzo hanno accertato che vivevano in condizioni di sofferenza. L'avvoltoio, mentre era sotto la custodia dell'imputato, è morto e la Procura ha ordinato l'esame autoptico. Gli esperti del Centro di referenza nazionale per la Medicina veterinaria forense di Grosseto, un vero «Ris degli animali», hanno stabilito che la causa è stata la fame. I due istrici e il falco sono stati trasferiti in un centro di recupero per animali selvatici, mentre per i rettili si aspettava la sentenza.

«Il processo - spiega Ermanno Giudici, capo delle guardie zoofile - costituirà giurisprudenza positiva sul benessere degli animali nei circhi».

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