Cronache

Autostrade, riparte il Tutor. E stavolta sarà infallibile

Ma la disputa giudiziaria sul brevetto continua. Presentata l'ennesima richiesta di annullamento

Autostrade, riparte il Tutor. E stavolta sarà infallibile

Ma figuriamoci se Alessandro Patanè si rassegna. Lui, il «Signore dei Tutor» è già pronto a sfrecciare nuovamente (e senza limiti di velocità) lungo l'autostrada della carta bollata. Il motivo? Sempre lo stesso. La «copiatura» - a suo dire - del brevetto sui diabolici marchingegni che stangano gli automobilisti col piede troppo pesante sull'acceleratore.

Una battaglia infinita contro la società Autostrade cominciata nel 2006 e che nell'aprile di quest'anno ha sancito la validità delle ragioni accampate dall'imprenditore pontino, con tanto di sentenza della Corte d'Appello di Roma: «Il brevetto del tutor della Craft/Mpa Group (l'azienda di Patanè ndr) è stato violato da Autostrade». Ragion per cui i magistrati ordinarono addirittura la «rimozione e la distruzione delle attrezzature esistenti». Provvedimento cui Autostrade ha adempiuto con una soluzione di compromesso: la sostituzione integrale degli apparati con altro sistema di rilevazione della velocità media. Fatto sta che da oggi il vecchio «regime tecnologico» legato al sistema Safety Tutor (quello cioè oggetto del contendere tra Patanè e Autostrade ndr) sarà sostituito dal Tutor SICVePM che, questa volta, sarebbe tutta farina del sacco di Autostrade.

Ma Patanè non ne è affatto convinto, tanto da dichiarare: «Ho già presentato una richiesta di annullamento dell'approvazione ministeriale sul nuovo marchio il quale, in realtà, rimane sempre una fotocopia del mio. Il ministero dei Trasporti ha chiesto un parere all'Avvocatura dello Stato. Credo proprio che, se partiranno, andranno incontro a un nuovo sequestro». Insomma, la lite «tutoriale» continua tra sorpassi e controsorpassi giudiziari, mentre agli automobilisti sta a cuore particolarmente il passaggio sancito dalla Cassazione in cui si sottolinea come «le multe senza l'indicazione della taratura nel verbale sono da considerarsi nulle».

Ma cosa significa «taratura»? Trattasi del combinato disposto tra la «chiara e inequivocabile lettura del numero di targa» e il «rilevamento della velocità oltre i limiti di legge».

Ma, in pratica, cosa cambia, o cosa «dovrebbe» cambiare? «Innanzitutto il software - spiegano gli esperti -. Il SICVe PM si basa sulla tecnologia PlateMatching brevettata a livello internazionale in ben 38 paesi».

Il brevetto/bis porta la firma del gruppo EngiNe srl, con sede operativa a Rapolano Terme (Siena). Sul sito aziendale la spiegazione delle differenze tra vecchio e nuovo «regime»: «I sistemi di rilevamento della velocità media di seconda generazione invece che basarsi sul riconoscimento automatico delle targhe mettono a confronto le immagini dei veicoli transitati in ciascuna delle postazioni di telerilevamento, determinandone la reciproca verosimiglianza».

E ciò cosa comporta? «Con questa tecnologia si riducono i tempi di abbinamento delle immagini e il rilevamento delle violazioni stesse avviene in modo notevolmente più efficace. Infatti non si verificano scarti dovuti alla mancanza di un corretto riconoscimento». Tradotto: i controlli saranno più «certi» e «rigorosi»; con conseguenti multe «implacabili» che arriveranno direttamente a casa.

Non proprio una bellissima novità per gli automobilisti «sprintaroli».

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