Politica

Azzurri in campo sui centri commerciali: "Sarebbe una follia chiuderli la domenica"

L'azzurra Brambilla: "Sono a rischio licenziamento 40mila dipendenti"

Azzurri in campo sui centri commerciali: "Sarebbe una follia chiuderli la domenica"

Roma - «L'autolesionismo di questo governo è a dir poco allarmante». Michela Vittoria Brambilla, parlamentare di Forza Italia e già ministro del Turismo nell'ultimo governo Berlusconi, non ci sta a veder la nostra economia «compressa» dai paletti che il governo giallo-verde ha imposto. Tra tante operazioni discutibili, l'onorevole Brambilla ne individua una ben precisa il blocco domenicale dei negozi della grande distribuzione. «Un'operazione scellerata» commenta. «Non soltanto perché deprime i consumi - spiega - ma anche perché comporta un forte taglio occupazionale». Insomma la Brambilla si muove in direzione contraria. E annuncia la presentazione di una proposta di legge atta a «promuovere le funzioni sociali dei centri commerciali». Queste grandi cittadine del commercio e dei servizi non si occupano, infatti, di sviluppare e potenziare la distribuzione ma svolgono un ruolo di promozione sociale, tenendo vivo il tessuto urbano delle periferie con attività di ricreative che formano ormai una parte consistente dell'indotto del commercio. «Bisogna arginare la follia del governo giallo-verde - spiega la Brambilla - che vede nelle chiusure domenicali e festive dei negozi una difesa della famiglia. Oltretutto dicono di agire in questo modo per favorire la qualità della vita di commessi e negozianti. Quando invece l'effetto è proprio il contrario. Su stipendi che si aggirano sui 1200/1400 euro al mese due o trecento euro in più guadagnati con i turni festivi fanno comodo. Altro che storie!» Secondo quanto accertato dalle associazioni di categoria la chiusura domenicale e festiva dei negozi comporterebbe un taglio occupazione di 40mila persone. E anche i consumi crollerebbero con una contrazione pari a 4 miliardi all'anno. «Inoltre - spiega la Brambilla - la riduzione del servizio ai consumatori, costretti peraltro a modificare le proprie abitudini di acquisto ormai consolidate da oltre sette anni di aperture domenicali, avrebbe diretta incidenza sulle dinamiche del mercato, dando ulteriore impulso all'e-commerce». Un'indagine di mercato condotta nel giugno 2018 da Gfk ha evidenziato, tra l'altro che sono oltre 19 milioni gli italiani abituati a fare acquisti di domenica e nei giorni festivi.

«È evidente - ricorda la parlamentare - che i centri commerciali già svolgono una funzione di aggregazione, soprattutto per gli anziani e per i giovani».

E il disegno di legge intende riconoscere e valorizzare il ruolo sociale che i centri commerciali svolgono, inserendo nel codice del commercio, tra gli obiettivi della programmazione affidata alle Regioni, anche la promozione di queste funzioni, attraverso convenzioni tra i gestori delle strutture, gli enti locali e gli enti del terzo settore per garantire servizi integrativi con funzione sociale, quali servizi educativi, ricreativi e assistenziali, con l'erogazione di contributi e finanziamenti per chi avvia l'attività di servizio».

Commenti