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Gli azzurri sposano il Rosatellum

E avvertono: "La tentazione di affossarlo è nel Pd"

Gli azzurri sposano il Rosatellum

Roma - «La legge elettorale? Forza Italia voterà a favore del Rosatellum. I problemi veri li ha il Pd, la loro tentazione malcelata è lasciare il cerino in mano ad altri. Il timore che l'affossino e diano la colpa agli altri esiste eccome».

Forza Italia si prepara alla negoziazione con il Pd sul Rosatellum consapevole che il filo su cui prosegue il dialogo è piuttosto sottile. Una certezza, però, c'è: la proposta mista maggioritaria-proporzionale messa in campo dal Nazareno ha l'approvazione del partito di piazza San Lorenzo in Lucina e non ci saranno imboscate. Quindi nessuno pensi di fare giochini e far ricadere su Forza Italia eventuali defaillance interne. Quella di oggi sarà una giornata importante per chiarire il quadro. Alle 14 ci sarà la riunione del gruppo di Forza Italia alla Camera, in serata sarà la volta della conferenza dei capigruppo.

Silvio Berlusconi è convinto che la partita debba essere giocata e ha dato un mandato preciso a fare tutto il necessario. Di questa vicenda si stanno occupando anche Niccolò Ghedini, Paolo Romani, Renato Brunetta e Francesco Paolo Sisto. Non c'è alcuna necessità di fare le cose di fretta, spiegano, l'importante è che siano fatte bene. Le fibrillazioni sono inevitabili. I parlamentari del Nord del Pd temono di raccogliere poco nei collegi settentrionali. E lo stesso riguarda i meridionali di Forza Italia, in particolare i campani. Ma «la coalizione comporta un coefficiente maggioritario e con questa legge sarà pari a un terzo degli eletti» spiega Paolo Romani. Sulla richiesta di un premio di maggioranza alla coalizione avanzata da Giorgia Meloni c'è ampia disponibilità.

Il punto è verificare se i 440 deputati che teoricamente dovrebbero votare la proposta alla prova dei fatti lo faranno davvero, visto che a Montecitorio la possibilità di ricorrere al voto segreto è maggiore e l'imboscata è sempre dietro l'angolo. Nell'analisi del testo attraverso la lente forzista ci sono naturalmente altre perplessità che emergono, seppure non in maniera troppo conflittuale. Non entusiasma, ad esempio, l'idea di doversi mettere al tavolo con Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti per definire l'elenco dei candidati nei collegi. Ma si tratta di problemi superabili, anche perché, spiegano, con questa legge comunque Forza Italia si rafforza e può giocare la sua partita in tutti gli scenari possibili. Insomma una retromarcia non è immaginabile. A questo punto resta solo da attendere l'esito della discussione nei gruppi e il lavoro del Parlamento, anche se l'accordo tra i sottoscrittori del patto è quello di individuare pochi emendamenti comuni. Il Rosatellum 2.0? «È un buon compromesso» sintetizza Maurizio Gasparri.

«Alla Camera però c'è il voto segreto, quindi che Dio ce la mandi buona».

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