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Basilicata, il governatore Pd arrestato si dimette. Ma si ricandida

Ha fatto un passo indietro Marcello Pittella, il governatore della Basilicata arrestato a luglio dopo essere stato coinvolto in un'inchiesta sui concorsi truccati nella sanità. Ma ha già annunciato che si ricandiderà alle elezioni del 24 marzo

Basilicata, il governatore Pd arrestato si dimette. Ma si ricandida

Marcello Pittella, il governatore Pd della Basilicata arrestato nel luglio scorso in un'inchiesta su presunte nomine e concorsi truccati nella sanità lucana, si è dimesso. "Ritengo esaurito il mandato ricevuto dagli elettori", si legge nella sua lettera di addio. Pittella, finito agli arresti domiciliari, ha dunque alzato bandiera bianca. Ma in realtà erano sei mesi che il presidente lucano - fratello del senatore dem ed ex capogruppo del Pse al Parlamento europeo Gianni Pittella - era sospeso dalla carica di presidente regionale in base alla legge Severino. Nei giorni scorsi, i legali di Pittella avevano presentato un nuovo ricorso al Tribunale del Riesame contro la misura cautelare del divieto di dimora a Potenza stabilito dal gip di Matera. Ricorso che dovrebbe essere discusso il 29 gennaio.

Pittella, in politica dal 1993, è accusato di essere stato il "Deus ex machina" di un sistema in cui non si limitava a "formulare gli atti di indirizzo politico per il miglioramento e l'efficienza della Sanità regionale", ma influenzava anche "le scelte gestionali delle Aziende sanitarie ed ospedaliere lucane" interfacciandosi direttamente con i direttori generali, tutti nominati con delibere di giunta regionale.

Insieme a Pittella erano state arrestate una trentina di persone, accusate a vario titolo di abuso d'ufficio, falso ideologico e truffa aggravata dalla corruzione. Ma la vera notizia è che il castello accusatorio dei giudici non spaventa l'ex governatore, pronto a ricandidarsi alla guida di una coalizione formata dalle varie anime del centrosinistra, compreso ovviamente il Pd.

A sfidarlo saranno, tra gli altri, l'imprenditore potentino Antonio Mattia per il Movimento 5 Stelle e, un po' a sorpresa, la giornalista Carmen Lasorella.

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