Politica

Di Battista avvisa Salvini: "Sia leale al contratto"

Di Battista: "Io torno a Natale perché mi manca la parmigiana di mamma". E poi: "Non mi candiderò alle Europee"

Di Battista avvisa Salvini: "Sia leale al contratto"

“Io torno a Natale perché mi manca la parmigiana di mamma”. Scende nuovamente in campo? “Non lo so, rifletto su tante cose ma la politica è un amore enorme come la libertà ... questi mesi l’ho assaporata e non l’avrei avuta se fossi stato ministro...torno e poi vedremo. Si diceva dovessi esser il dopo Raggi ma non mi sarei mai candidato come sindaco di Roma e non mi candiderò alle Europee...” ma non esclude il dopo Gigino.

Così il Diba nazionale in un'intervista tra Scanzi, Sommi e Giannini. Chiunque vorrebbe vivere una vita in vacanza tanto che, nello scorso Sanremo, Lo Stato Sociale lo cantò. Beato il Diba:” ... e fai il candidato... e fai opposizione e fai il duro e puro...Perché lo fai?... Una vita in vacanza, una vecchia che danza, niente di nuovo che avanza...per un mondo diverso, libertà e tempo perso e nessuno che rompe i coglioni, nessuno che dice se sbagli sei fuori, sei fuori...”. Si sembra scritta per Alessandro Di Battista e per i suoi auspici. Lontano dal suo Paese ma con la sua famiglia, libero dagli impegni e dalle cravatte ma sempre presente sui maggiori temi che hanno caratterizzato la politica del governo. Censore e scopritore dell’Internazionale dei Cinque Stelle anche dal Nicaragua.

Di sinistra ha ben poco, chi lo conosce bene, lo sa: è più di destra ma lui è il più popolare tra i grillini. Non si ricandida al Parlamento lo scorso Marzo, finge di lasciare la politica ma è sempre pronto a dire la sua. Nel giorno della minaccia salviniana, di elezioni anticipate, eccolo riapparire in tv sul canale Nove di Discovery Italia nella trasmissione “Accordi&Disaccordi” ed in diretta dal Sud America. Combinazione per uno che conosce molto bene la comunicazione? Assolutamente no. Torna e parla di prostituzione intellettuale ma non di tutti i giornalisti, usa la rete come supplente morale rispetto ai mezzi d’informazione, si dichiara libero cittadino e libero di dire ciò che vuole (anche se i Parlamentari cinque stelle, malgrado l’art. 67 della Costituzione, non possono esserlo, liberi, nel loro mandato rispetto alle direttive del “partito”) e fa “lezione” su come dover esser giornalisti.

Non risponde a Renzi sulle provocazioni legate allo slogan pentastellato al grido “Onestà, Onestà...” e finge di dire: aspetto che lasci la politica come io ho fatto. Sulle promesse disattese, una tra tutte Tap, chiede scusa al Salento rispetto alla ministra Lezzi e fa l'affondo anti Di Maio perché lui, il Diba, dice: “Perché io sempre voglio governare da solo” anche se aggiusta il tiro affermando “vorrei sempre che il movimento governasse da solo ma purtroppo...ci sono dinamiche all’interno di una maggioranza che non è unica ed il movimento non governa da solo”.

Scarica anche sulla Lega le colpe su Ilva e sui condoni minando ogni decisione di Di Maio e candidandosi al dopo governo giamaicano? Salvini non è una faccia nuova, lo diceva qualche anno fa. “Salvini una faccia nuova ma nuova de che... io ero al liceo... e lui già in politica dal 1993... diventa parlamentare grazie al porcellum... è un uomo che vive di politica e chissà quanto ci è costato...” come si giustifica? No, rincara la dose affermando : Salvini parlando di inceneritori non sa di cosa sta parlando...le cose che ho detto di lui? ...Quelle robe che ho detto di Salvini non le penso più come quelle dette sul partito democratico? Noi non dobbiamo mantenere il potere per tutta la vita ma con il Pd non era possibile governare...”Salvini è molto più incendiario nei toni ma molto più democristiano nei fatti per esempio su Tav e sugli inceneritori ha le posizioni di Renzi, io gli consiglio di essere leale rispetto al contratto ...

sia leale perché nessuno ha voglia di tornare a votare”.

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