Cronache

"Befana solo per gli italiani". Poi l'assessore fa dietrofront

Il post (subito rimosso) del responsabile comunale per il Commercio. Sui social network scoppia la bufera

"Befana solo per gli italiani". Poi l'assessore fa dietrofront

Un post su Facebook annuncia che il mercatino della Befana che si aprirà oggi a Trieste raccoglierà giocattoli usati per i «bambini meno fortunati». «Ma solo per quelli italiani». In un attimo, l'autore del post nonché assessore al commercio del capoluogo giuliano, Lorenzo Giorgi, finisce nella bufera con l'accusa di solidarietà a senso unico. E discriminazione. È troppo tardi quando quelle parole scompaiono dalla sua pagina perché sono già nel mirino del web e di un'ondata di critiche tra cui quella di Enrico Mentana. Che sullo stesso social ha espresso sdegno per l'uscita di un amministratore che vuole «farsi dire bravo da qualche invasato mentre organizza una raccolta che ha il coraggio di definire benefica» mentre «i giocattoli e i bambini non hanno nazione». Una macchia per una città che «è per storia e tradizione la più cosmopolita», che «è stata la terra di accoglienza per tanti, uno dei più grandi centri culturali d'Europa. Nel dopoguerra è stata a lungo divisa, ed è tuttora centro di confronto e luogo di frontiera, è una città che non si può non amare, respira storia, memoria e civiltà», è la condanna il direttore.

L'indignazione monta soprattutto per quella parola «italiani» scritta in maiuscolo, che in molti hanno interpretato alla stregua di una di rivendicazione inopportuna delle priorità politiche in tema di welfare della giunta di centrodestra guidata da Roberto Di Piazza. Tanto che Giorgi ha cancellato il post, ma precisa al Giornale di averlo fatto «solo per non creare problemi a chi organizza quell'iniziativa». «Ecco l'equivoco - sostiene l'assessore, che ha anche la delega al settore del volontariato-.L'idea non è dell'amministrazione, che ha solo dato il patrocinio all'evento, al cui interno si inserisce la raccolta di beneficenza promossa da un'associazione, la TiaiutiamonoiTrieste Onlus che si occupa di aiutare famiglie triestine». «Insomma - chiarisce - il mio assessorato non fa distinzioni e dà il proprio sostegno a tutte le onlus che aiutano italiani e stranieri».

La polemica però non si placa: «Se ci ha ripensato gli stringo la mano», commenta Mentana dopo la rimozione del post contestato. Ma per Giorgi, che denuncia di essere stato strumentalizzato non è una marcia indietro: «Assolutamente no, io da eletto rivendico la convinzione che sia giusto aiutare tutti, ma anche che lo sia iniziare a pensare che per fortuna c'è qualcuno che tutela anche i nostri bambini e i nostri nonni, come fa da tempo questa realtà benefica. Ritengo che dobbiamo prima pensare ai nostri cittadini che non arrivano a fine mese. Sono stato attaccato - aggiunge - da un razzismo al contrario tipico della sinistra. Sono rimasto sorpreso da Mentana, che sono certo non fosse a conoscenza dei termini della questione». Benzina sul fuoco nell'agone della campagna elettorale ai blocchi di partenza anche in Friuli Venezia Giulia. «Il post è di una gravità totale, non posso neanche pensare a una discriminazione simile nei confronti dei bambini che devono essere sempre tutelati - critica Sergio Bolzonello, vice della governatrice Debora Serracchiani e candidato del Pd alla guida del Friuli Venezia Giulia alle Regionali di primavera -. Una follia che non fa parte della storia di Trieste.

Spiace che il post sia stato cancellato, forse era più dignitoso chiedere scusa e non far finta di niente».

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