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Berlino minaccia Atene: "Paghi o esca dall'Ue"

Il partito della Merkel mette in guardia Atene. Il vicecapogruppo Fuchs (membro della Trilaterale) minaccia: "Siamo già venuti molto incontro alla Grecia..."

Berlino minaccia Atene: "Paghi o esca dall'Ue"

"Se Alexis Tsipras, leader del partito Syriza pensa di poter fermare le politiche di austerità e le riforme, allora la Troika dovrà tagliare i crediti concessi alla Grecia". Queste le parole rilasciate pochi giorni fa da Michael Fuchs, politico tedesco vicinissimo a Angela Merkel (e membro della Trilateral Commission), al Rheinische Post. Una minaccia nemmeno troppo velata ad Atene in vista delle elezioni del 25 gennaio prossimo.

Ora, il politico tedesco torna alla carica, e dalle colonne della Stampa, torna a minacciare la Grecia: "Pacta sunt servanda, anche se cambia il governo. Non può essere che le intese concordate vengano stracciate. Siamo il maggiore creditore della Grecia, vogliamo continuare ad esserlo. Ma deve attenersi ai patti. Non desidero far uscire Atene dall'euro. Ma ipotizziamo che Tsipras vinca le elezioni. Se dicesse: straccio tutti gli accordi presi da Samaras, significherebbe che la troika non andrebbe più ad Atene e la Grecia non riceverebbe più un soldo. I dieci miliardi attesi con la prossima tranche cadrebbero. Chi darebbe soldi ai greci, allora? Secondo me sarebbe costretta a lasciare l'euro".

Il che, tradotto, significa: o i greci eleggeranno un politico gradito alla Germania oppure addio ai fondi dell'Ue.

Soprattutto, precisa Fuchs, chiunque vincerà il prossimo 25 gennaio dovrà rispettare gli accordi già presi con la Germania: "Tsipras può avviare un nuovo negoziato, ma i vecchi accordi vanno rispettati. Sia chiaro: la Germania non sarà mai disponibile a finanziamenti senza condizioni. E la troika ha già detto che prima del prossimo governo non darà un centesimo".

La Grecia - in ottica tedesca - non è più indispensabile alla stabilità dell'euro e, soprattutto, delle banche della Germania, come ammette lo stesso Fuchs: "La reazione a catena che temevamo anni fa non esiste più. Oggi nessuna banca tedesca può fallire

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