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Berlusconi blinda Bertolaso: "Il miglior sindaco per Roma"

Il Cavaliere smentisce dietrofront sul sostegno al candidato di Forza Italia. Mercoledì nuovo vertice del centrodestra per i nomi nelle altre città: ma resta la distanza tra i partiti

Berlusconi blinda Bertolaso: "Il miglior sindaco per Roma"

Nell'attesa di compulsare gli ultimi sondaggi che misureranno il gradimento di Bertolaso, Berlusconi vuole spazzare via tutte le polemiche. Il balletto sulla presunta sosta ai box di mister Emergenze viene alimentato da voci di palazzo che poi finiscono irrimediabilmente sui giornali; e provocano trambusto. L'ultimo ieri, con le linee telefoniche di Arcore calde e una nota ufficiale che blinda Bertolaso. «Continuo a leggere sui giornali di nostre esitazioni nel sostegno a Guido Bertolaso - scrive il Cavaliere - Si tratta di pura disinformazione. Noi riteniamo che Bertolaso, per le sue esperienze e le sue capacità, sia in assoluto il miglior sindaco possibile per Roma. L'unico professionista in grado di risolvere i problemi della capitale d'Italia, risollevandola dal degrado in cui l'hanno condotta molti anni di malgoverno». E ancora: «Davvero siamo assolutamente convinti che Bertolaso sia imparagonabile con qualunque altro candidato in campo. Continuiamo quindi a sostenere Bertolaso senza esitazione alcuna. Forza Guido, Forza Italia».

Insomma, l'ex capo della Protezione civile gode della fiducia di Berlusconi che lo paragona all'altro candidato forte in pista a Milano, Stefano Parisi. Entrambi sono «uomini del fare»: «Parisi è un imprenditore, proprio quello che serve a Milano», dice il Cavaliere accanto al candidato sindaco di Milano durante un pranzo con alcuni industriali. Parisi vola nei sondaggi e il leader di Forza Italia lo sprona: «Sii te stesso e vedrai che si vince», è il consiglio del Cavaliere al suo uomo, in occasione della visita al Salone del mobile. Tra Parisi e Berlusconi, scambio di battute e di spillette: il primo regala quella della sua lista civica, «Corro per Milano»; il secondo quella di Forza Italia. Uomo del fare ma soprattutto uomo che è stato capace di calamitare su di sé l'appoggio di tutti i partiti di area centrodestra, dalla Lega all'Ncd, passando per Fratelli d'Italia. Cosa che invece non è accaduta a Roma dove restano le incomprensioni e i veti incrociati. Il tempo di una scelta definitiva sta per scadere ma la sabbia nella clessidra cade senza che si vedono novità all'orizzonte se non che il senatore azzurro Antonio Razzi ritira la sua personale candidatura: «Faccio un passo indietro per l'unità del centrodestra e convergo su Bertolaso».

Roma ma non solo Roma: il tavolo tra gli alleati, presieduto da Altero Matteoli, tornerà a riunirsi mercoledì prossimo ma già si percepisce che la fumata sarà nera anche questa volta. Nel centrodestra rimangono ingarbugliati i nodi a Bologna, Torino, Napoli e Salerno. E proprio sulla questione Bologna l'azzurro Gasparri avvisa i leghisti: «È la terza volta che la Lega pretende candidati inadeguati a Bologna tra Comunali e Regionali. Il tutto solo per guadagnare qualche decimale di punto nella sua strategia nazionale del consenso. Poi dicono che bisogna scegliere i migliori. A Bologna semplicemente la loro candidata non lo è». Immediata la replica stizzita del Carroccio: «È assurdo, incomprensibile e inaccettabile l'attacco di Gasparri alla nostra candidata a Bologna Lucia Borgonzoni». Insomma, i rapporti con la Lega restano tesi.

Non cambia, invece, la linea comune antirenziana anche se ieri il Cavaliere ha disertato le urne. Niente seggio per l'ex premier sebbene la decisione presa non sia assolutamente non in ossequio all'indicazione di Renzi di non andare a votare.

E il prossimo attacco al premier arriverà sull'immigrazione.

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