Politica

Berlusconi: il Conte bis è la morte della politica

Il Cavaliere boccia il nuovo governo: si voti al più presto. Il caso del «responsabile» Rotondi

Berlusconi: il Conte bis è la morte della politica

Roma Il conto alla rovescia verso la formazione del governo giallorosso continua tra frenate e accelerazioni. Un braccio di ferro su cui il giudizio di Forza Italia è durissimo: «Siamo di fronte alla morte della politica».

Silvio Berlusconi sarà a Roma questa mattina per le consultazioni, ma prima incontrerà a pranzo il coordinamento di presidenza e i capigruppo. Al capo dello Stato il Cavaliere ribadirà la sua ferma opposizione a «un governo di ultrasinistra» e chiederà di tornare alle urne il prima possibile. Con chi ha avuto modo di confrontarsi il presidente di Fi ha stigmatizzato lo spettacolo «poco edificante di questi giorni, la trasformazione della politica in una fabbrica di poltrone, la rinuncia a qualsiasi considerazione di coerenza nel nome della sopravvivenza. Di sicuro questo governo non ha la maggioranza nel Paese, vedremo se la avrà nel Parlamento. Siamo al grado zero della politica».

Le voci dei dirigenti azzurri si compongono in messaggi molto simili. «Per sveltire la pratica suggerirei» a Zingaretti e Di Maio «di affidarsi a Cencelli e al suo manuale», sottolinea Anna Maria Bernini. «Prima si chiude questo brutto spettacolo, meglio sarà per tutti, e meglio ancora se, chiuso il sipario, la parola tornerà al popolo italiano». Sulla stessa linea Giorgio Mulè: «Pd e 5 stelle si azzuffano per accaparrarsi poltrone e potere. È penoso perché tutto avviene nel nome dell'inganno: non gliene importa nulla dei problemi degli italiani». Licia Ronzulli paragona la trattativa a una partita di mercante in fiera. «Chi offre di più per il premier? Se ti lascio il ministero dell'Interno per Luigi Di Maio, mi date in cambio il Commissario Europeo e la testa di Danilo Toninelli? Dei programmi si parla dopo, gli italiani possono anche aspettare. La favola di un governo che nasce dalla volontà di sterilizzare l'Iva serviva solo a nascondere la volontà di occupare, anche in modo vendicativo, delle poltrone».

Mariastella Gelmini, invece, di fronte alla prospettiva del ribaltamento della volontà popolare invita il centrodestra a ricostituirsi su basi nuove. «Il centrodestra deve riscoprire le ragioni dell'unità, partendo dalle peculiarità di ciascuna forza, senza complessi di superiorità, ricostruendo una coalizione non solo sovranista. Forza Italia è in grado di giocare un ruolo trainante anche per il prestigio e la credibilità che ha saputo conquistare in Europa. Ora, tutti assieme, mettiamoci al lavoro per costruire un nuovo centrodestra». E Marco Marin sottolinea come la nascita della nuova maggioranza tolga il velo dalla «presunta trasversalità dei Cinquestelle. M5S è di sinistra e darà vita ad alleanze di questo tipo anche a livello locale. Si torna a centrodestra contro centrosinistra».

Sullo sfondo c'è anche il confronto interno al gruppo di Forza Italia al Senato che si fa più spigoloso. Come racconta l'Adnkronos, nella chat degli azzurri si dibatte sull'eventuale maggioranza M5s-Pd, che avrebbe numeri a rischio e dove importanti potrebbero risultare apporti indiretti esterni, anche dall'opposizione. Tra gli azzurri a palazzo Madama fa discutere la spinta in favore della «linea responsabile» promossa a più riprese da Gianfranco Rotondi che aveva ventilato un sì al patto Pd-M5s-Fi. La capogruppo Anna Maria Bernini si spende per evitare che la polemica deflagri. Altri chiedono la convocazione dell'assemblea congiunta di senatori e deputati, convocazione peraltro di competenza di Silvio Berlusconi in persona e già richiesta dalla Bernini stessa insieme all'omologa Mariastella Gelmini. In nome della sopravvivenza «Rotondi mette in discussione la nostra dignità», scrive Maurizio Gasparri.

Alcuni senatori rivendicano di essere il secondo gruppo a palazzo Madama, una forza che va fatta pesare in questa fase.

Il desiderio è quello di riunirsi e confrontarsi per chiarire che nessuno è intenzionato a giocare di sponda con un governo considerato agli antipodi rispetto all'identità di Forza Italia.

Commenti