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Berlusconi contro i giallorossi: "Governo nemico dello sviluppo"

Il Cav attacca l'esecutivo "più a sinistra della storia della Repubblica": "Governi a trazione 5S hanno politica nemica dello sviluppo e dell'occupazione"

Berlusconi contro i giallorossi: "Governo nemico dello sviluppo"

"Da questo governo, il più a sinistra della storia della Repubblica, non potevamo aspettarci altro se non una politica anti industriale, e quindi nemica dello sviluppo e dell'occupazione, una politica che sta colpendo con particolare negatività il Sud Italia". Lo ha dichiarato il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, commentando la decisione di Whirlpool di andare via da Napoli. La multinazione americana ha indicato il termine del 31 marzo per lo stop della produzione del sito, creando numerose polemiche.

"L'annuncio dell'azienda che lascerà Napoli, una zona già drammaticamente colpita dalla disoccupazione e dalla crisi economica, fa il paio con la cattiva notizia di un Pil che, secondo quanto calcola il Fondo Monetario internazionale, vede l'Italia ultima nelle classifiche europee e con bassissime possibilità di ripresa nei prossimi cinque anni", ha continuato il Cav scagliandosi contro i "governi a trazione Cinquestelle, (sì alla decrescita, al centralismo, all'assistenzialismo, alle nazionalizzazioni)" che "non hanno mai avuto una politica industriale e si sono limitati ad assistere da spettatori all'inizio di nuove crisi o all'aggravarsi di quelle pre-esistenti".

Dopo la vittoria dell'azzurra Jole Santelli alle regionali in Calabria, Berlusconi è tornato ad attaccare il governo giallorosso. E lo fa su uno dei temi che contraddistinguono Forza Italia, quello che riguarda lo sviluppo industriale e la tutela degli imprenditori. "Non potevamo aspettarci altro se non una politica anti industriale, e quindi nemica dello sviluppo e dell'occupazione, una politica che sta colpendo con particolare negatività il Sud Italia", ha tuonato il Cav, da sempre vicino agli imprenditori italiani. Una posizione che invece, ha spiegato Silvio Berlusconi, non è mai stata assunta dal governo pentastellato "spettatore" della crisi.

"Anche in questo sta la differenza tra noi e la sinistra - ha concluso il leader di FI -: noi crediamo nella crescita e nello sviluppo e siamo convinti si possano ottenere l'uno e l'altra soltanto considerando gli imprenditori una risorsa per il Paese e non dei 'prenditori' come li considerano i 5 Stelle, che aumentano le tasse e ne inventano di nuove con la conseguenza di soffocare settori vitali della nostra economia, costringendo di fatto le aziende a delocalizzarsi fuggendo all'estero come hanno già fatto a causa della tassa sulla plastica e della tassa sulle bevande zuccherate".

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