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Berlusconi contro "il regime di Renzi". E su Confindustria: "Aspiranti sudditi"

Il leader di Forza Italia: "Il governo Renzi non solo è abusivo ed illegittimo, ma viola l’articolo 1 della Costituzione, che afferma che la sovranità appartiene al popolo"

Berlusconi contro "il regime di Renzi". E su Confindustria: "Aspiranti sudditi"

Al cinema Metropolitan di Aversa (Caserta), per sostenere la candidatura a sindaco di Gianpaolo Dello Vicario, Silvio Berlusconi viene accolto con entusiasmo da un migliaio di persone. Nel prendere la parola il Cavaliere ringrazia i presenti con una battuta: "La prossima volta servirà un cinema più capiente".

Berlusconi va subito al sodo commentando la situazione politica nazionale. E ribadisce un concetto già espresso altre volte: "Siamo in una democrazia sospesa". Il governo attuale "non solo è abusivo ed illegittimo, ma viola l’articolo 1 della Costituzione, che afferma che la sovranità appartiene al popolo. Non viviamo in una democrazia. Renzi è stato eletto solo sindaco di Firenze con 108 mila voti. Io sono stato l’ultimo presidente del Consiglio eletto dal popolo. Poi sono stato condannato con una sentenza che lo stesso relatore ha definito una gran mascalzonata. Per questo non posso candidarmi pur avendo ottenuto in 20 anni più di 200 milioni di voti".

Il leader di Forza Italia si sofferma anche su Confindustria. "Io definisco questi signori aspiranti sudditi". Il riferimento è alla posizione espressa da Vincenzo Boccia, neopresidente degli industriali, per il "sì" al referendum di ottobre. Berlusconi ha definito "pericolosa" la riforma costituzionale, "un vestito che Renzi si è cucito su misura".

Ma Berlusconi non si limita a criticare. Guarda avanti. "Siamo già d’accordo sul futuro governo - annuncia -. Ci saranno 20 ministri divisi in tre per Forza Italia, tre alla Lega e due a Fratelli d’Italia. Mentre 12 ministri saranno scelti tra le persone del fare, persone di successo che vengono dal lavoro e dalla professioni. Per vincere - continua Berlusconi - ci basta recuperare 5 milioni di voti da quei 26 milioni di astensionisti che costituiscono il 55 per cento dell’elettorato". Il leader di Forza Italia ha anche parlato del programma che comprende, tra l’altro, la riforma integrale della magistratura con la divisione delle carriere, le pensioni e l’abolizione di Equitalia. A tal proposito ha detto: "Non ho mai visto un cittadino sedersi davanti ad un funzionario Equitalia e uscirne con la convinzione di essersi ritrovato di fronte uno Stato amico".

Capitolo elezioni. "Vincere a Napoli, Milano e Roma - assicura il leader di Forza Italia - è possibile.

Subito dopo le amministrative apriremo i Comitati per il no al referendum, per impedire a Renzi di fare un regime".

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