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Berlusconi deluso da Ncd: sono divisi e pesano poco

Il Cavaliere diserta la presentazione di un libro anche per l'amarezza dopo l'arresto di Galan: "Il Pd rimane giustizialista". Ieri sera l'incontro con il leader Udc Casini

Berlusconi deluso da Ncd: sono divisi e pesano poco

Berlusconi torna a Roma e arrivano due docce fredde. La prima: la Camera vota per l'arresto di Giancarlo Galan che, ricoverato, non può nemmeno difendersi in Aula. Il Cavaliere è amareggiato e allarga le braccia: «Non c'è niente da fare, il Pd resta giustizialista». La seconda doccia fredda arriva dal guazzabuglio creato nel Ncd dopo che Berlusconi aveva aperto ad Alfano e i suoi. L'ex delfino di fatto sbatte la porta e il Cavaliere ci rimane male anche se poi fa spallucce: «Sono troppo divisi e in fondo valgono il 2,5%. Facciano chiarezza al proprio interno, io sono qui». Spetta a Giovanni Toti twittare gelido: «Ncd: pochi e confusi! Alfano smentisce incontro con Presidente Berlusconi. Giusto, nessuno lo aveva invitato».Il fine resta quello di contribuire a creare una federazione del centrodestra e, a questo proposito, Berlusconi si consulta in serata con il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. Sul fronte interno, invece, sente al telefono Raffaele Fitto per organizzare un incontro vis à vis e il clima sembra decisamente rasserenato. Anche perché, ragiona il Cavaliere coi suoi, Renzi si impicca sul nuovo Senato, ha una spasmodica fretta di portare a casa il risultato ma «sull'economia non sta facendo nulla. E questo è un dramma. Che fine ha fatto il decreto Poletti? Agli investitori stranieri interessa il nuovo mercato del lavoro (stoppato alla Camera, ndr) e non come saranno eletti i prossimi 100 senatori».Insomma, Berlusconi torna a Roma e si getta nella mischia politica da protagonista. Avrebbe voluto partecipare alla presentazione del libro di Michaela Biancofiore «Il cuore oltre gli ostacoli» ma poi preferisce rinunciare. Sarebbe stata la prima uscita pubblica dopo la sua assoluzione ma, per rispetto all'ex governatore del Veneto, all'ultimo momento dà forfait. Gli fa male vedere come la sinistra si comporta in Aula tanto che si sfoga «Sono sempre gli stessi, restano giustizialisti». Resta a palazzo Grazioli, quindi, a compulsare le agenzie di stampa che raccontano lo psicodramma interno al Ncd. È bastata una telefonata con Angelino durata pochi minuti; è bastata un'intervista «aperturista» di Nunzia De Girolamo che il partito è andato in tilt.Non si fascia la testa l'ex premier, tuttavia. Un po' perché c'è tempo per provare a ricostruire un percorso comune; un po' perché anche se non si riuscisse a chiudere, pazienza. In fondo gli ultimi sondaggi in mano al Cavaliere danno Alfano attorno al 2,5% o giù di lì. Certo, prima o poi i moderati italiani dovranno poter votare una coalizione di centrodestra alternativa alla sinistra e Berlusconi sarebbe disposto a fare il padre nobile. Ma se i centrini non ci stanno, problemi loro. Il problema, ammette con i suoi, «è che sono divisi in troppe correnti. Facciano prima chiarezza al proprio interno».Altro tema in agenda è quello interno. Anche in questo caso il faccia a faccia col malpancista Fitto viene rimandato. Doveva tenersi ieri, si terrà nei prossimi giorni. I due si parlano al telefono e il colloquio è cordiale e sereno. In fondo Berlusconi non ha fretta. Anzi, la fretta ce l'ha Renzi perché i problemi maggiori li ha lui. S'è giocato tutto sul nuovo Senato e vuole apparire lo Speedy Gonzales che risolve i problemi degli italiani. «Ma sull'economia non sta facendo niente - lamenta l'ex premier con i suoi -. Che fine hanno fatto i provvedimenti economici, il job act in testa?». Niente. Tutto fermo alla Camera.Una soddisfazione, però, al Cavaliere arriva dal garante per la privacy che bacchetta l'Espresso. Il gruppo aveva trasmesso online il video di Berlusconi all'interno della Sacra Famiglia di Cesano Boscone, intento ad aiutare i malati di Alzheimer.

Ora il garante s'è espresso: quel video è illecito.

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