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Berlusconi: "Dl Dignità, niente sconti"

Il leader con gli imprenditori: subito i voucher per i lavori stagionali

Berlusconi: "Dl Dignità, niente sconti"

«Niente sconti sul Dl Dignità e avanti tutta sulla reintroduzione dei voucher». Silvio Berlusconi cambia marcia e di concerto con il neo-vicepresidente Antonio Tajani dà il via libera a una azione critica più incisiva contro un provvedimento che se rimarrà invariato «renderà più rigido il mercato del lavoro, favorirà il lavoro nero e finirà per penalizzare i giovani».

L’idea di fondo sarebbe quella di costruire un asse comune con il centrodestra nella sua «formazione tipo», quindi con Lega e Fratelli d’Italia, ma l’iniziativa parlamentare sarà portata - come dimostra la proposta di Mara Carfagna a favore delle Partite Iva - anche autonomamente. Forza Italia chiederà l’immediata reintroduzione dei voucher in agricoltura e turismo per favorire l’occupazione giovanile, sposando una linea cara al ministro Gian Marco Centinaio. E l’affondo verrà portato immediatamente perché secondo gli azzurri, «si tratta di settori che, per la stagionalità, necessitano urgentemente di una misura del genere».

Berlusconi ha chiesto esplicitamente ai suoi di non fare sconti al governo gialloverde e di dare battaglia in Parlamento. «Ho sentito il presidente Berlusconi anche sulla questione dei voucher: dobbiamo insistere, si tratta di una priorità per Forza Italia, contro il lavoro nero e per garantire un’occupazione dignitosa ai giovani» dice Tajani all’agenzia AdnKronos. Per Forza Italia dotare le imprese dei voucher è il «miglior modo» per dare ai giovani la possibilità di avere un lavoro adeguato. Tajani non ha dubbi: «Manca una politica industriale, dobbiamo aiutare le imprese a creare occupazione e su questo sarò impegnato in prima persona».

E ancora: «Agricoltura e turismo, giovani e imprese sono e restano le nostre priorità».

Per fare il punto, Tajani ha sentito l’europarlamentare Massimiliano Salini, membro delle commissioni Trasporti e turismo» e «Industria, ricerca e energia» a Strasburgo; Paolo Barelli, capogruppo alla Camera della commissione Attività produttive; i responsabili agricoltura, rispettivamente, al Parlamento Ue, Alberto Cirio; alla Camera Raffaele Nevi e al Senato, Francesco Battistoni. Un giro di orizzonti necessario a dare sostanza e contenuto normativo all’offensiva parlamentare azzurra

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