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Berlusconi e l'Italia "Premier inadeguato dobbiamo reagire"

Il leader azzurro è preoccupato: "Il Paese ha perso peso, noi non facciamo la politica del tanto peggio tanto meglio"

Berlusconi e l'Italia "Premier inadeguato dobbiamo reagire"

Berlusconi si prepara alla spallata. Renzi scricchiola soprattutto in Europa e il Cavaliere vuole tenersi pronto. Vede il premier sempre più in difficoltà nei rapporti con la Ue e studia il dossier «politica estera». Non a caso questa sera incontrerà gli eurodeputati azzurri per fare il punto della situazione. Non che Berlusconi gioisca della situazione in cui s'è infilato Renzi perché, ripete, «non siamo come la sinistra che ha sempre fatto la politica del tanto peggio tanto meglio»; tuttavia ritiene del tutto inadeguato l'attuale governo che ha fatto crescere esponenzialmente lo scontro con l'Europa. A peggiorare la situazione le notizie che arrivano da piazza Affari: la borsa crolla e la paura di un attacco speculativo al nostro Paese è concreto.

Berlusconi manifesta tutta il suo sconcerto nei confronti del premier: «Non ha peso in Europa; ormai l'Italia non conta nulla. Dobbiamo reagire». La traduzione graffiante del pensiero del Cavaliere è del capogruppo alla Camera Renato Brunetta: «L'Europa scarica Matteo Renzi nella discarica degli intemperanti fastidiosi. Da destra, Weber, e da sinistra, Moscovici, non esitano a esternare in pubblico l'insofferenza verso le intemerate continue contro la Commissione di Bruxelles», scrive il parlamentare su Facebook. E ancora: «L'Europa può permettersi questo trattamento destinato a un monello perché sa che non ha peso politico né prestigio personale, e l'Italia dopo le cure dei tre premier non eletti da nessuno ha una debolezza strutturale in tutti i campi, dalla economia alla qualità delle riforme, elogiate nella loro presentazione colorata di chiacchiere, pessime alla prova dei fatti».Il nodo è sempre lo stesso: il debito e il deficit.

E il Cavaliere è convinto che la sinistra non riuscirà mai ad abbatterlo perché, ontologicamente, è portata ad aumentare le tasse per fare cassa, mortificando ulteriormente l'economia. Risultato: un cane che si morde la coda. Ecco perché l'ex premier è convinto che il centrodestra sia destinato alla riscossa. Quando non è dato sapere ma due scossoni dovrebbero arrivare alle prossime elezioni amministrative quest'estate e poi al referendum confermativo delle riforme targate Renzi-Boschi di ottobre. E allora sarà il redde radiotem. Certo, Forza Italia resta un partito scosso e anche per questo il Cavaliere vuole incontrare tutti i coordinatori regionali. Il summit è previsto per oggi a palazzo Grazioli. Cercherà di rassicurare tutti e di dare una siringata di ottimismo nonostante si susseguano voci di ulteriori addii.

A breve due deputati azzurri dovrebbero salire sul Carroccio mentre un altro (si mormora Giorgio Lainati ndr) andrà sotto la Ala di Verdini.Ma il Cavaliere fa spallucce e pensa al futuro. Così, senza fretta, però, lavora anche al dossier candidature. E sul dossier candidature dal leader della Lega Salvini arrivano le conferme sulle recenti indiscrezioni: la bocciatura di Bertolaso su Roma; l'apertura a Letizia Moratti e Stefano Parisi e il pollice verso a Maurizio Lupi su Milano. Ma sul «file» candidati si preferisce aspettare l'esito delle primarie del Pd perché, come dice Salvini, «la vittoria di Beppe Sala alle primarie del centrosinistra di Milano non è scontata; e il Comune lo conoscono di più e meglio la Balzani e Majorino.

Sono più sul pezzo».

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