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Berlusconi gela i ribelli Ncd: non hanno voti, dove vanno?

Il Cavaliere posticipa il rientro in tv, ma è sicuro dei margini di recupero di Forza Italia. Confermati tutti i coordinatori

Berlusconi gela i ribelli Ncd: non hanno voti, dove vanno?

RomaBerlusconi dà la carica ai suoi e annuncia: «Resto in campo a guidarvi». Anche se, confida mercoledì notte ai 20 coordinatori regionali ricevuti a palazzo Grazioli, «aspetterò un po' prima di tornare in tv. Poi, con la mia presenza, Forza Italia tornerà agli antichi splendori». Il Cavaliere posticipa il rientro sotto riflettori: non se la sentirebbe di mordersi ancora la lingua e dribblare le domande sulla magistratura nostrana che lo tiene sempre e comunque nel mirino. «Avete visto cosa mi hanno fatto? - chiede ai suoi - Una cosa assurda. E poi qualche giornale scrive addirittura che stanno facendo delle indagini sulla vicenda della vendita del Milan...». Ipotesi, questa, che Fininvest ha già smentito con forza. Berlusconi starà in panchina per poco perché poi sarà di nuovo al centro del campo della politica.

Ai suoi ripete che ci sono margini di recupero, al netto delle continue defezioni che stanno decimando i gruppi parlamentari di Camera e Senato. Anche perché «Renzi chiacchiera molto ma non fa nulla. Infatti sta precipitando nei sondaggi e il governo ha perso già 8-10 punti. Il premier è al 30,5%, io al 25%». A proposito del via vai nei gruppi parlamentari, qualcuno gli fa notare che Quagliariello è sì pronto a rompere definitivamente con Alfano ma «per andare a far comunella con Fitto e Tosi...», Berlusconi si lascia scappare un commento ironico: «Ah bè, buoni quei tre lì...». Poi, sempre sull'Ncd, scherza: «Ormai è diventato Ncs. Per risparmiare hanno messo anche la “d” fuori dal logo...». Il non detto è più o meno il seguente: dove credono di andare? Non hanno voti. Invece Berlusconi sì e «ci sono 24 milioni di italiani schifati e nauseati da questa politica. Dobbiamo tornare a parlare a loro e convincerli a votare per noi».

Berlusconi ci crede: «Dobbiamo tornare tra la gente. Vi chiedo uno sforzo in più». Il responsabile della formazione del partito, Alessandro Cattaneo, presenterà un format da consegnare a tutti i coordinatori che dovranno aprire le porte di Fi ai giovani. E poi annuncia: «Sarò al vostro fianco. Portatemi idee, progetti, spunti. Ne discuterò con voi ogni due settimane e sono pronto a girare tutte le Regioni per darvi una mano». Primo appuntamento: l'8 novembre in Toscana.

Tema spinoso: le candidature alle prossime Amministrative. Il Cavaliere chiede ai responsabili i nomi giusti: «Fatemi voi una rosa di proposte». Si parla di Frattini per Bolzano, con una battuta su Roma; di Lotito e di «imprenditori che funzionano». I coordinatori ascoltano e parlano: molti lamentano un cattivo rapporto con Marcello Fiori, coordinatore enti locali di Fi.

Poi, arriva la riconferma per tutti i ruoli con una battuta su Luigi Vitali, responsabile della Puglia: «Pensavo di sostituirlo - scherza il Cavaliere - Ma visti gli strepitosi dolcetti che mi ha portato lo riconfermo», ride sgranocchiando dei biscotti a base di fichi e limoncello.

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