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Berlusconi: "Lega-5S alleanza innaturale. Serve un centrodestra unito"

Berlusconi attacca il governo gialloverde: "Per gli italiani più tasse e povertà". Poi l'appello all'unità per i moderati

Berlusconi: "Lega-5S alleanza innaturale. Serve un centrodestra unito"

Silvio Berlusconi torna a "picconare" la maggioranza gialloverde che da qualche giorno è sempre più in crisi. M5s e Lega si beccano sull'indagine a carico del sottosegretario del Carroccio, Armando Siri e sugli audio della Raggi che avrebbe chiesto di cambiare il bilancio dell'Ama. Fronti caldi che potrebbero far precipitare la situazione già ben compromessa dopo i duelli tra Trenta e Salvini per la direttiva anti-ong sui porti chiusi.

Il leader di Forza Italia sottolinea la crisi del governo e soprattutto la fragilità di questa intesa della maggioranza gialloverde e afferma su Facebook: "Quella tra M5s e Lega è un’alleanza innaturale. Per affrontare i problemi, a partire dal dramma della disoccupazione, il Paese ha bisogno del centro-destra unito: è un modello di successo che governa la maggioranza delle Regioni. Lo avevo detto già a ottobre". Poi il Cavaliere rincara la dose e mette nel mirino in modo esplicito il vicepremier pentastellato, Luigi Di Maio: "Sono passati quasi 8 mesi da quando il vicepremier Di Maio, affacciato dal balcone di Palazzo Chigi, festeggiava per aver abolito la povertà. La realtà però è ben diversa: le tasse aumentano e la povertà continua a colpire le nostre famiglie".

Il Cavaliere su Twitter, nel corso della giornata, aveva commentato già in modo critico i dati sulla contrazione dei consumi. Il leader di Forza Italia sottolinea come col governo gialloverde le tasse siano aumentate e con lo spauracchio dell'Iva dietro l'angolo l'accusa di Berlusconi all'esecutivo si fa più forte e incisiva: "Cala la fiducia di consumatori e imprese: cittadini, imprenditori e commercianti non credono più nella politica economica del governo e questo avrà effetti sulle tasche delle famiglie. L’economia tracolla e l’unica cosa che aumenta è la pressione fiscale". Parole chiare quelle del leader azzurro che di fatto mette l'esecutivo davanti alle proprie responsabilità. Di certo la campagna elettorale in vi sta del voto per le Europee del prossimo 26 maggio sarà sempre più infuocata. Il tema dell'economia resterà centrale e le tensioni sul Def e sulla prossima legge di Bilancio potrebbero accompagnare la maggioranza verso una rottura dagli esiti imprevedibili..

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