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Berlusconi: "La Lega senza di noi alle Politiche? Non credo vogliano suicidarsi"

Il Cavaliere smonta il governo: "L'alleanza M5s-Lega è innaturale". E avverte: "Non durerà a causa della drammatica situazione del Paese"

Berlusconi: "La Lega senza di noi alle Politiche? Non credo vogliano suicidarsi"

"Non credo che la Lega abbia la vocazione al suicidio". Con queste parole Silvio Berlusconi smonta le indiscrezioni secondo cui Matteo Salvini non sarebbe intenzionato ad allearsi con Forza Italia alle prossime politiche. In una intervista al Corriere della Sera il Cavaliere, dopo aver sottolineato che "i rapporti personali (con il leader del Carroccio, ndr) sono buoni come sempre, ispirati alla lealtà reciproca anche quando siamo in disaccordo", si è detto certo che l'alleanza fra la Lega e il Movimento 5 Stelle stia rapidamente volgendo al termine.

Il primo banco di prova per il centrodestra unito è il voto di domenica prossima. Le elezioni regionali in Abruzzo dovrebbero, infatti, confermare la tenuta di una alleanza che, in caso di elezioni politiche, può riportare al governo il centrodestra. "Il centrodestra è stato un passaggio importante per l'Italia: è il centrodestra che governa importanti regioni e molte città d'Italia, è il centrodestra che si presenta unito alle elezioni in Abruzzo, cui seguiranno le elezioni in Sardegna e in molte altre regioni e, soprattutto, le elezioni europee", spiegava già ieri sera Berlusconi, in una intervista al Tg5, alla vigilia dell'incontro con tutti gli alleati a Pescara. Per il Cavaliere il governo targato Cinque Stelle-Lega è "innaturale" e, per questo motivo, non potrà durare a lungo. "Sono convinto che non possa durare - ha spiegato oggi al Corriere della Sera - non perché porremo degli aut aut, ma perché li porrà la drammatica situazione del Paese".

A preoccupare Berlusconi è soprattutto la situazione economica del Paese. La maggior parte degli indicatori sono accompagnati da un drammatico segno meno e ieri la Commissione europea ha azzerato tutte le stime del governo. A impensierire è soprattutto la crescita. Che non c'è. "Siamo in recessione - ha commentato l'ex presidente del Consiglio - non c'è lavoro, le infrastrutture sono bloccate, il risparmio degli italiani si erode ogni giorno, le tasse salgono, il debito aumenta, gli investitori internazionali se ne vanno, siamo isolati in Europa". Questa è la realtà dei fatti.

Ed è la realtà, a detta di Berlusconi "che pone un ultimatum" al governo gialloverde.

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