Elezioni Politiche 2018

Berlusconi lima il programma: "Ecco come ridurre il debito"

Il leader rilancia flat tax e misure anti deficit. E frena la Lega sulle pensioni: modifiche parziali alla Fornero

Berlusconi lima il programma: "Ecco come ridurre il debito"

Nel giorno in cui il complicato puzzle delle candidature di Forza Italia finisce per comporsi Silvio Berlusconi segue a distanza le ultime limature. Se Paolo Romani, Renato Brunetta, Niccolò Ghedini, Sestino Giacomoni e Gregorio Fontana sono a Roma nella sede di Piazza San Lorenzo in Lucina (per l'occasione blindata anche da una guardia giurata) a completare le liste, il presidente di Forza Italia ad Arcore cerca di sbrigare alcuni intricati nodi, ad esempio ricevendo Domenico De Siano, coordinatore campano, con cui si confronta sui casi di alcuni candidati su cui pende il pericolo di indagini giudiziarie.

Il Cavaliere ha cercato di tenersi fuori dalla bagarre degli ultimi due giorni (il termine ultimo per la presentazione delle liste è domani alle 21) e di concentrarsi per quanto possibile sui temi del programma. Non a caso sui suoi profili social è tornato a rilanciare «il pacchetto di misure che, una volta al governo, approveremo prima dell'estate: introduzione della Flat Tax; reddito di dignità; aumento delle pensioni più basse a 1.000 euro per tutti, comprese le mamme casalinghe». Al Sole24Ore Berlusconi annuncia anche che punta «alla riduzione del debito, portandolo al 100% del Pil in cinque anni. Il tutto attraverso la crescita, come è normale in un'economia sana, fiscalmente non oppressiva. Inoltre valuteremo un grande piano di privatizzazioni finalizzata alla riduzione del debito». Non suscita, invece, preoccupazione l'affondo di Matteo Salvini tornato a puntualizzare che l'abolizione della Legge Fornero sarà totale, mentre al contrario da Forza Italia si fa sapere che l'età pensionabile non può essere messa completamente in discussione, pena l'esplosione dei conti pubblici.

Di certo Berlusconi continua a monitorare con attenzione i sondaggi e registra con soddisfazione che il trend di crescita azzurro non si è fermato. Forza Italia, infatti, si dimostra in salute come forza trainante della coalizione. Due i fattori positivi: il segno «più» che continua a comparire in ogni nuova rilevazione e il distacco dalla Lega che continua ad allargarsi. Buoni segnali arrivano anche dalle candidature comuni con la trattativa tra le quattro gambe del centrodestra per il riparto delle candidature nei collegi uninominali. Un riparto decisivo anche per stabilire i rapporti di forza tra Forza Italia e Lega. Si tratta di caselle da chiudere, al massimo entro questa mattina visto che queste candidature vanno controfirmate dai quattro partiti, e in particolare da Alfredo Messina per Forza Italia, Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Lorenzo Cesa. Ma l'intesa sembra davvero a un passo.

Resta da superare il nodo del Lazio dove superato il primo scoglio e individuato il candidato in Stefano Parisi, si cerca ora di convincere Sergio Pirozzi a interrompere la sua corsa solitaria e convergere sul manager romano. Il fondatore di Energie per l'Italia ha anche lanciato un invito pubblico all'unità. «Parto svantaggiato perché si è perso tempo nell'avviare la scelta, ma penso che il centrodestra sia l'unico in condizione di poter battere Zingaretti», dice Parisi, ma l'affermazione alle urne «è possibile soltanto se siamo uniti»; pertanto «a Pirozzi dico che chi ha a cuore il governo e il futuro di questa regione deve convenire che solo un centrodestra unico può vincere». Il sindaco di Amatrice non sembra, però, interessato a fare un passo indietro.

Anzi lancia una sfida a un confronto pubblico a tutti i candidati.

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