Politica

Legge disuguale per tutti

 Un pool di agenti sotto copertura dovrebbe avvicinare giudici e pm e offrire loro denaro, case, vacanze in cambio di favori, sentenze pilotate, archiviazioni di inchieste. Sarebbe interessante vedere i risultati

Legge disuguale per tutti

Piercamillo Davigo, pm ai tempi di Mani pulite e ora alto magistrato, sta girando l'Italia per presentare la sua nuova ricetta anticorruzione. Chiunque entri in politica - sostiene Davigo - deve essere sottoposto a un test di integrità. Come? Semplice. Agenti sotto copertura - spiega - subito dopo le elezioni avvicinano gli eletti offrendo loro denaro, e chi accetta viene arrestato. Non so, ma a occhio - ammetto la mia ignoranza in materia - la tecnica in questione potrebbe configurare il reato di istigazione a delinquere, punito dal nostro codice con una pena che va da uno a cinque anni di carcere. Ma non è questo il problema. Mettiamo che l'integerrimo Davigo l'abbia vista giusta e che la cosa dia buoni risultati. E allora perché non applicarla da subito anche ad altri servitori dello Stato come sono per esempio i magistrati? Un magistrato corrotto o corruttibile non crea infatti meno danni alla collettività di quanti ne provochi un politico. Sono certo che il dottor Davigo è al corrente di quanto il fenomeno sia grave e diffuso nel suo mondo, sia pure il fatto sia abilmente tenuto all'oscuro dell'opinione pubblica. Un pool di agenti sotto copertura dovrebbe avvicinare giudici e pm e offrire loro denaro, case, vacanze in cambio di favori, sentenze pilotate, archiviazioni di inchieste. Sarebbe interessante vedere i risultati. Già le cronache ci possono aiutare. Ecco alcuni titoli pescati a caso digitando «magistrati sotto inchiesta» sui motori di ricerca di internet. Reggio Calabria: pm arrestata in inchiesta di 'ndrangheta; Vibo Valentia: presidente sezione tribunale in carcere perché «assuefatto alle cosche criminali»; Roma: sedici giudici tributari indagati per corruzione; Genova: tre magistrati indagati per corruzione e favoreggiamento nel caso Carige; Roma: arrestati tre giudici di pace.

Come vede, egregio dottor Davigo, non è che i buoni stanno tutti da una parte e i cattivi dall'altra. Se lotta ai corrotti deve essere, ben venga. Ma a tutti i corrotti e a tutti gli incapaci. E soprattutto che tutti paghino i loro errori. Non come pretendono i magistrati (assecondati da Renzi che, col padre e alcuni cari amici messi sotto inchiesta, su questo predica bene ma razzola male) di essere esentati non solo dall'esame trabocchetto da parte di «agenti sotto copertura», ma anche dal pagare i danni dei loro errori come invece tocca a politici e comuni cittadini.

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