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Berlusconi non molla "Dopo l'operazione tornerò in campo io"

Il leader dall'ospedale smentisce le voci di riorganizzazione di Fi: "Basta polemiche"

Berlusconi non molla "Dopo l'operazione tornerò in campo io"

«Vi prego, ora basta polemiche. Sono sereno e dopo l'intervento torno in campo». Anche se tra pochi giorni sarà sotto i ferri, Berlusconi ha voluto personalmente intervenire nel dibattito politico in corso. A chi lo ha sentito per telefono ha detto chiaro che Forza Italia non si tocca. Stop al bla bla sulla successione, stop alle ipotesi di un fantomatico direttorio, stop alle voci sulla sua uscita di scena dalla politica. Per il Cavaliere questa sarà soltanto una pausa forzata ma poi è convinto di tornare presto in campo. Certo, non potrà dare il suo apporto per il secondo turno delle amministrative; certo, sarà un'estate di riposo e di controlli medici. Causa di forza maggiore: è una questione di cuore. Ma poi c'è anche l'altra fetta di cuore, quella che batte per la politica, che tornerà a farsi sentire in vista del referendum d'autunno contro le riforme costituzionali.

Così, nell'attesa dell'intervento, il partito si placa. Rimangono le preoccupazioni per l'esito dell'operazione che proprio una passeggiata non è; però Fi decide di dare un taglio al vociferare attorno al proprio futuro, incluso il tema delicato della leadership. Parla il fedelissimo Paolo Romani, capogruppo al Senato: «Non c'è alcun bisogno di direttorio. Esistono organismi come l'ufficio di presidenza, la direzione; poi ci sono i responsabili dell'organizzazione e quelli della comunicazione. Forza Italia ha una classe dirigente magnifica, capace di far funzionare il partito e di renderlo ancora più competitivo, in questo mese e dopo», dice. E ancora: «Berlusconi mancherà per poco tempo. Terminate le cure e i controlli sarà con noi. E prenderà le decisioni che deve». Anche il capogruppo alla Camera giura: «Non esiste alcun direttorio, ognuno svolgerà le funzioni che svolgeva prima. Io faccio il presidente dei deputati di Forza Italia, pro tempore, come lo siamo tutti. Il partito si guida da solo, abbiamo tutti grande esperienza, ci conosciamo da anni e c'è una solidarietà straordinaria tra noi. Non c'è nessuna esigenza di coordinamenti provvisori, anche perché tra poco Berlusconi tornerà a fare il leader, come e più di prima».

Ovviamente le ricostruzioni giornalistiche che raccontavano di un partito in fibrillazione per la ventilata uscita di scena definitiva del leader hanno irritato il Cavaliere. Tanto che sempre Romani assicura: «Fino a quando non fa l'operazione abbiamo fatto tutti un accordo per disturbare il meno possibile Berlusconi». Duro anche il candidato sindaco di Milano, Stefano Parisi che rivela: «Berlusconi ha una fibra molto forte. E i discorsi di questi giorni, sui giornali, sono da sciacalli. Credo che Berlusconi ci darà altre sorprese in futuro. Lui e Salvini hanno un ruolo importante e lo avranno anche in futuro».

E proprio da Salvini arriva un messaggio personale ma anche politico: «Gli sono vicino in tutte le maniere e spero e penso che Fi non faccia i conti in base alla malattia».

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