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Berlusconi placa gli alleati: "Uniti sui temi fondamentali"

Il Cavaliere rassicura gli elettori e dice no al duello con Renzi: «Non temo le sfide, ma il Pd è fuori gioco»

Berlusconi placa gli alleati: "Uniti sui temi fondamentali"

«Nel centrodestra le differenze riguardano cose secondarie, ma siamo uniti su quelle fondamentali: meno tasse, più sicurezza, meno Stato, più aiuto a chi ha bisogno». Silvio Berlusconi, in un'intervista al Tg3, tranquillizza gli elettori sulle tensioni con gli alleati. E dice no ad un duello elettorale con Matteo Renzi, magari nel collegio di Milano 1: «Non temo le sfide, ma intendo la politica come una gara dove si cerca di arrivare primi. Quindi dico di no. Poi, in queste elezioni la sinistra è fuori gioco». L'avversario è il movimento di Beppe Grillo e il leader di Fi spiega di essere sceso in campo per la settima volta, per «senso del dovere, perché se prevalesse una forza ribellista, pauperista, giustizialista come il M5S andremmo alla rovina». Il Cavaliere ricorda che negli ultimi anni gli italiani gli hanno già dato 200 milioni di voti e precisa di non pensare ad un successore, in attesa della sentenza di Strasburgo sulla sua candidabilità. Né si preoccupa dell'ultimo rinvio a giudizio. «Per i casi giudiziari - sottolinea - non c'è nulla di nuovo, sempre le stesse vecchie accuse ridicole, riproposte all'infinito ogni volta che entriamo in campagna elettorale. Sono 76 processi in 23 anni. Gli italiani hanno capito benissimo di cosa si tratta».

Sulla sua pagina Facebook Berlusconi posta una bilancio dei risultati dei suoi governi e garantisce: «In campagna elettorale noi non facciamo promesse, assumiamo impegni! Una volta al governo, nel corso degli anni lavoriamo per rispettarli. Lo dimostra la storia dei governi che ho avuto l'onore di presiedere».

Il leader di Forza Italia è impegnato in questi giorni in una serie di interviste e interventi registrati. Oggi invierà un videomessaggio agli Stati generali azzurri di Benevento, dove si confronteranno 75 relatori, dirigenti di partito ma soprattutto degli ordini professionali e rappresentanti istituzionali. «La parola d'ordine sarà ascolto», spiega la deputata di Fi Nunzia De Girolamo. Altri videomessaggi arriveranno a riunioni locali, come quella a Grosseto dei coordinatori provinciali e domani ci saranno interviste sui Tg Mediaset.

Secondo l'ultimo sondaggio di Index Research, per la trasmissione de La7 «Piazza Pulita», Fi al 15,3% (+0,3%) stacca di un punto la Lega, che perde terreno ed è al 14,3% (-0,4%), mentre il centrodestra rimane stabile al 36,6%. Il quadro è di un Pd stazionario che non recupera e di un M5S in leggera flessione: il 27,3% degli intervistati ha intenzione di votare per i grillini (in flessione dello 0,2% sulla scorsa settimana), il 24,3% per i dem. Il centrosinistra si indebolisce al 29,2% e la sinistra di Mdp-Articolo Uno e SI raggiunge il 6,4%.

Matteo Salvini è sempre in competizione con il leader azzurro e lo incalza sul programma, pone condizioni precise, compresa quella di «non imbarcare poltronari che passano da un partito all'altro». «L'alleanza con Berlusconi - dice il leader della Lega - dipende da una questione per me fondamentale e imprescindibile: la cancellazione della legge Fornero. Se Fi non dovesse darci garanzie su quest'aspetto, allora sarà impossibile immaginare un percorso condiviso». Vuole «patti chiari e amicizia lunga», Salvini, che da Castel Volturno, ripete di essere pronto ad andare dal notaio per chiarire gli impegni che vuole prendere con gli alleati.

«L'Italia - spiega - tra qualche mese riparte dal centrodestra, da un programma molto concreto che si occupa di lavoro, pensioni, sicurezza, scuola, ambiente e non di censure sui social o di improbabili ritorni del fascismo».

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