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Berlusconi prepara il team Prima il partito, poi le liste

Il Cavaliere domani a Roma per una riunione del Comitato di presidenza azzurro. L'analisi del voto francese: lì il punto debole sono le divisioni, da noi la coalizione è tornata unita

Berlusconi prepara il team Prima il partito, poi le liste

Silvio Berlusconi si concede due giorni di riposo prima della ripresa lavorativa. Il presidente di Forza Italia dovrebbe tornare a Roma domani. Nella sua agenda forse già giovedì mattina dovrebbe esserci una riunione del Comitato di presidenza azzurro con i coordinatori regionali convocato per affrontare alcuni nodi legati alla riorganizzazione del partito e gettare le basi per la definizione del collegamento tra dirigenza nazionale e locale in vista delle Amministrative e del lavoro da iniziare a sviluppare sulle liste di Forza Italia, così come sulle liste civiche.L'attenzione, in realtà, in queste ore nel quartier generale di Arcore è stata comprensibilmente rapita dall'analisi del voto francese. Un risultato che non viene liquidato come semplice populismo, ma analizzato nella chiave della capacità di dare risposte e «riaccendere la speranza», per dirla con Daniela Santanchè. La lettura del Cavaliere e dei suoi più stretti collaboratori è quella che in Europa «sta cambiando il vento», con le politiche della sinistra europea che si stanno rivelando inefficaci e poco credibili di fronte a uno scenario in costante evoluzione. Il punto debole, però, del contesto francese sono le divisioni nel campo del centrodestra, con l'impossibilità di dialogo tra il Front National e i Repubblicani di Nicolas Sarkozy. Una situazione che impedisce di tenere insieme l'elettorato alternativo alla sinistra. In Italia al contrario il fronte dei moderati si è ricostituito e attraverso l'azione di ricucitura voluta da Berlusconi si è ricostituito in un progetto comune, in grado di fornire risposte all'altezza e all'insegna della responsabilità, tamponando eventuali fughe a destra. Anche perché, si fa notare, una proposta «alla Le Pen» in Italia non funzionerebbe e non avrebbe possibilità di vittoria. Insomma, di fronte al risultato francese, «per Forza Italia» ha spiegato Berlusconi «crescono ulteriormente le nostre responsabilità». Così come risulta evidente che risultano credibili in questo momento storico messaggi chiari e limpidamente alternativi a chi si trova al governo. «In Francia - sottolinea Deborah Bergamini - non è possibile l'unità del centrodestra fra Sarkozy e Le Pen, in Italia l'alleanza si è già ricostituita, dalla manifestazione di Bologna, fra Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, grazie al presidente Berlusconi, Salvini e Meloni. Abbiamo tutte le carte in regola, quindi, per poter vincere le elezioni amministrative della prossima primavera e quelle politiche del 2018».Il rilancio dovrà iniziare, però con una messa a punto del partito. Berlusconi in settimana è intenzionato a prendere in mano la situazione e a sedare i malumori emersi negli ultimi giorni. Bisognerà, ad esempio, dare un seguito alla richiesta di maggiore collegialità emersa dalla riunione del gruppo parlamentare alla Camera. Così come bisogna definire la questione del Mattinale che dovrà essere controllato direttamente dalla presidenza del partito, probabilmente sotto la supervisione di Deborah Bergamini e Andrea Ruggieri a Palazzo Grazioli, oppure con un lavoro congiunto fatto dai gruppi di Camera e Senato. In prospettiva, poi, come ricordava ieri l'agenzia AdnKronos, c'è la questione della revisione degli statuti interni dei gruppi parlamentari, sotto il profilo di una valorizzazione della democrazia interna, e quella dei coordinamenti.

Dopo il commissariamento della Sicilia nelle mani di Micciché, e dopo lo stop di ieri ai malpancisti anti Iole Santelli in Calabria decretato dal leader in persona, i fari potrebbero spostarsi su altre regioni.

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