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Berlusconi al rush finale "Dobbiamo fermare chi vuole patrimoniali"

La Sardegna banco di prova per il nuovo centrodestra: «Grillini peggio dei comunisti»

Berlusconi al rush finale "Dobbiamo fermare chi vuole  patrimoniali"

Politica, birra, mare e poesia. «Questo è un posto bellissimo, siete molto fortunati». Silvio Berlusconi chiude la sua due giorni elettorale presentandosi al Poetto, lo splendido lungomare di Cagliari, per una passeggiata. Intorno a mezzogiorno il presidente di Forza Italia, accompagnato dall'ex governatore e coordinatore regionale Ugo Cappellacci, decide di affacciarsi sulla spiaggia cagliaritana e avere un momento di contatto con la gente.

In doppiopetto e camicia blu, senza cravatta, percorre a passo molto veloce il lungomare, poi arriva in un chiosco sul Poetto, «La sella del diavolo». Saluta tutti, stringe mani, fa qualche selfie, riceve in dono due quadri. Poi si concede una decina di minuti di relax per bere una birra Ichnusa non filtrata. L'ex premier davanti ad alcuni sostenitori azzurri, soprattutto giovani - c'è anche una ragazza neolaureata con una corona d'alloro - comincia a declamare qualche verso del sonetto di Dante Alighieri «Guido, i' vorrei che tu e Lapo e io...», poi sulla terrazza esterna, confida a Cappellacci, accompagnato dalla figlia Margherita: «Vista la bella giornata di sole, se l'avessi saputo prima, mi sarei organizzato per farmi un bagno». Spazio infine all'immancabile battuta: «Qui i cagliaritani vengono per sposarsi, vero? Così incontrano le donne e le vedono subito nella loro interezza». In precedenza parlando nella hall dell'hotel cagliaritano dove ha trascorso la notte era tornato a mettere in guardia gli italiani dai Cinquestelle. «Lo dico sempre a Salvini di staccare la spina a questo governo! Italiani svegliatevi, guardatevi nello specchio, andate a votare e poi votate noi: non siate masochisti, mandiamo subito a casa i Cinquestelle, perché più stanno al governo e più difficile sarà recuperare e riprendere lo sviluppo». E ancora: «Molti italiani lo scorso 4 marzo, arrabbiati, disgustati e delusi dai governi della sinistra, dalla politica in generale e dai politici politicanti, hanno deciso in parte di non andare a votare e in parte di dare il voto ai Cinquestelle, un partito che si presentava nuovo da cui si sperava arrivasse qualcosa di buono. Ebbene, quello che è arrivato da M5S è tutto cattivo: per questo dico ai sardi: aprite gli occhi e teneteli aperti quando andrete alle urne. Ma sono convinto che la Sardegna confermerà che il centrodestra è la maggioranza naturale degli italiani». Un invito che, nel pomeriggio, ospite di Barbara D'Urso a Pomeriggio Cinque, trasforma in un monito al leader della Lega. «È un errore pensare di poter tenere buoni i grillini come fa Salvini. Già adesso si va verso una manovra correttiva da 7-15 miliardi e quasi sicuramente imporranno una patrimoniale». Berlusconi torna a battere sul tasto della necessità di realizzare la Tav. E quando gli chiedono se occorra fare un referendum come proposto dal governatore piemontese Sergio Chiamparino e dagli altri governatori del Nord replica: «Un referendum, non so se serva o meno. Adesso serve mandare subito a casa questi signori dei Cinquestelle che sono una vera e propria iattura per tutti, peggio dei comunisti». L'ultimo pensiero è rivolto a Roberto Formigoni, da ieri nel carcere di Bollate. «La questione giustizia è apertissima, ma su Formigoni dico solo che umanamente mi dispiace.

Non so cosa abbia fatto Formigoni, non so nulla di cui è stato accusato, ma dico solo che ha governato molto bene la Lombardia ed e stato il miglior governatore in assoluto».

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