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Berlusconi: "Siamo vicini alla vittoria"

Berlusconi da Vespa: "Sono ottimista". E vede l'accordo nel centrodestra e la vittoria: "Io sarò in campo comunque"

Berlusconi: "Siamo vicini alla vittoria"

"Sono ottimista, questa volta riuscirò a conquistare il 51% degli italiani". Silvio Berlusconi vede la vittoria alle prossime elezioni Politiche, che saranno indette tra pochi mesi. E si dice certo di un accordo tra le forze di centrodestra sulla base del modello Sicilia che permetterà ai moderati di tornare al governo.

È un Silvio Berlusconi scherzoso quello che si presenta nel salotto di Bruno Vespa. Rispondendo a una serie di domande su se stesso, le sue passioni, i suoi difetti ("non ne ho, sono praticamente perfetto", dice) cita, ridendo, anche Mussolini, quando gli viene chiesto quale sia il suo motto: "Credere, obbedire, combattere", dice, per poi tornare serio e aggiungere: "Da ogni male bisogna saper trarre un bene, oppure, come diceva mio padre, devi sempre portare il sole in tasca per offrirlo a tutte le persone che incontri".

L'accordo per un centrodestra unito

"Nel Lazio spero riusciremo come in Sicilia, dove abbiamo vinto perché siamo riusciti a mettere insieme tutti i moderati che erano in campo", ha detto il Cavaliere a Porta a Porta, "Io penso che questo lo faremo anche alle elezioni nazionali, non guardo con grande preoccupazione al momento degli accordi. Salvini ha un suo modo di agire, certe volte troppo prorompente nella comunicazione ma quando si siede a un tavolo è sempre molto razionale e dimostra sempre buon senso. Non ho nessuna preoccupazione sull'accordo dentro la nostra coalizione". E aggiunge: "Sono certissimo che il centrodestra potrà governare anche con il 40% dei voti. Questo sistema elettorale consente di creare una maggioranza anche con il 40% dei consensi".

Per dividere i collegi, ci si baserà su "una assegnazione percentuale uguale a quella che i sondaggi dichiarano" sul peso "delle forze in campo": "Credo che l'unico modo corretto sia prendere i sondaggi e vedere le percentuali", ha spiegato il leader di Forza Italia, "Altra cosa è il fatto di decidere se quel collegio va alla Lega a Forza Italia o a Fdi. Ho proposto di considerare e scegliere il miglior candidato possibile. Ogni volta, per ogni collegio, si deciderà quale sarà il migliore".

Il premier, comunque, lo sceglierà Forza Italia: "Salvini si è candidato premier per portare più voti alla Lega ma non credo mai che la Lega, a cui auguro di prendere tantissimi voti, possa mai avere tanti voti necessari a indicare un premier", ha sottolineato Berlusconi, "Sono sicuro che avrà molti meno voti di Forza Italia".

Berlusconi in campo

"Se mi sento in colpa di qualcosa? Non ho saputo conquistare il 51% del voto degli italiani, ma questa volta ci riuscirò", assicura. Anche se dice di non guardare mai indietro: "Guardo sempre avanti". Anche per questo sarà in campo qualsiasi sia la decisione dei giudici di Strasburgo: "Farò il regista in campo se sarò candidabile, altrimenti farò l'allenatore come Ancelotti e Sacchi. Spero prima delle elezioni di presentare la squadra di governo con cui vinceremo con una forte maggioranza". "Speriamo nel 22 di novembre", dice comunque, riferendosi alla data dell'udienza alla Corte Ue per i diritti umani, "Sono 5 anni che deve decidere". E a Vespa che gli chiede se vuole le elezioni a maggio per attendere la sentenza risponde: "Intanto ci sono dei motivi oggettivi per spostare in là la data delle elezioni nazionali, perché avremo elezioni amministrative e Regionali e il fatto di non fare tutto nella stessa giornata costerebbe 500 milioni. Io deciderei per un election day unico, ma spetterà alla saggezza del capo dello Stato decidere".

Gli avversari

Berlusconi non usa mezze misure quando parla degli avversari e in particolare del Movimento 5 Stelle: "Aggiungono alla assoluta incapacità il fatto che non hanno mai lavorato in vita loro per l'86% dei parlamentari, non hanno un programma e prevedono anche una tassa patrimoniale da pauperisti veri e una tassa di successione del 45%", ricorda il Cavaliere, "Per questo chiederò agli italiani di votare per Forza Italia. S5 Stelle andassero al governo sarebbe davvero una rovina". Nicchia invece sul Partito democratico e le sue vicende interne: "Non gioisco dei momenti negativi degli altri leader", dice parlando di Matteo Renzi, "A me spiace vedere un avversario che si trova in un momento di difficoltà".

Il calcio

La Nazionale e il calcio. Tema difficile da non affrontare a pochi giorni dall'eliminazione dell'Italia dai Mondiali: "È un momento in cui il calcio italiano non sta bene", dice Berlusconi, "Qualcuno dice che ci sono troppi stranieri e impediscono ai giovani italiani di venire fuori, ma in Francia e Germania ci sono più stranieri che da noi. Credo che sia stata una cosa per noi non solo dolorosa ma anche grave per il nostro Paese. Bisognerà ripartire con grande volontà, non trascurando nulla e trovando un allenatore che abbia vinto internazionalmente tante cose. Si è parlato di Ancelotti, per me potrebbe essere l'allenatore giusto. Ventura come minimo doveva lasciare, avrei preferito che fosse stato lui a dimettersi. Tavecchio è stato eletto democraticamente, ha operato bene in tanti settori, lasciamo decidere a lui cosa deve fare".

Veronica Lario

"No comment" invece sulla decisione del giudice di ritirare l'assegno a Veronica Lario: "Questa vicenda che riguarda la madre dei miei tre figli mi ha sempre molto addolorato e amareggiato", taglia corto l'ex premier, "Ho sempre lasciato tutto nelle mani dei miei avvocati e l'ho saputo per ultimo, non commento e preferisco non commentare in nessun modo".

Poi scherza sui 43 milioni che lei deve restituirgli: "Io li prenderei in lire perché l'euro mi sta molto antipatico, è necessario tenerlo ma ci fa molto male con quel cambio che è stato fatto".

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